Rocca di Papa, Lorenzo Romei: "Rivendico la mia scelta di passare in opposizione". Una lunga nota diretta a Crestini

Pubblicato: Martedì, 14 Agosto 2018 - redazione politica

romei lorenzo4ROCCA DI PAPA (politica) - Il consigliere comunale precisa: "Questa maggioranza sarabbe andata a casa senza il voto di Danilo Romei"

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

"Quando dopo neanche due anni di consiliatura io ed altri due colleghi abbiamo deciso di passare in minoranza, lo abbiamo fatto al termine di un percorso ben consciente, con piena responsabilità".

Lorenzo Romei, ancora una volta, nelle ore in cui si fa più duro lo scontro politico, rivendica la propria scelta dell'aprile 2018 e, prima ancora, quella fatta nel momento di costituire il gruppo di "Voi con noi" insieme a Calcagni e Carnevali.

"Questa amministrazione - dice - sarebbe caduta senza il sostegno in Consiglio di Danilo Romei. Noi siamo stati pronti a mandarla a casa e non è certo nostra responsabilità se Crestini oggi è ancora il sindaco di Rocca di Papa".

 

 

 

 

 

 

 

Lorenzo Romei invia alla nostra redazione la seguente nota dal titolo "Qualcuno volò sul nido del cuculo".

Sembrerebbe che l’asino sia l’animale preferito del sindaco.

Lo usò già in passato verso il Sig. Alvaro Fondi. Oggi lo usa, invece, in riferimento a tre figure Istituzionali.

Tuttavia l’asino, contrariamente a quanto il sindaco vuole far credere, non è assimilabile ad una simbologia negativa.

Esso non è testardo, né stupido e né pigro.

È forte, curioso e socievole.

Per secoli ha seguito pazientemente l'uomo nel suo lavoro, accompagnandolo su sentieri impervi, ricordando sempre la strada del ritorno grazie alla sua eccellente memoria.

Al contrario la caratteristica del cuculo, oltre al suo verso utilizzato per segnare l'ora, è il "parassitismo della cova": ossia depone il suo uovo nel nido che, con fatica e pazienza, altri uccelli hanno laboriosamente costruito.

Lo stesso progetto della Fise del Vivaro, sprovvisto per altro di un concreto piano di sviluppo, di cui lei tenta di vantarsi di aver realizzato, è frutto di una intuizione della passata amministrazione che lei ha solo concluso. Anche in questo caso si è limitato a deporre l'uovo nel nido preparato da altri.

In altri casi, vedi la vicenda antenne, non è nemmeno capace di sfruttare il lavoro fatto precedentemente da altri, che ci ha portato ad avere una sentenza del Consiglio di Stato che non lascia alcun dubbio interpretativo, e che potrebbe portarci a liberare la vetta di Monte Cavo da quei pezzi di ferro che incombono sulle nostre teste. E su questo punto non vorremmo che lei stia temporeggiando, prendendosi gioco della comunità, per sfruttare il tema per fini propagandistici. Insomma, sembrerebbe che lei stia aspettando l’anno prima delle prossime elezioni comunali per togliere le antenne oggetto della sentenza, così da sfruttarlo in campagna elettorale. Ma i cittadini di Rocca di Papa sono vigili e attenti, e siamo sicuri che non si faranno ingannare da ricostruzioni appositamente cinematografiche. Siamo a Rocca di Papa non a Cinecittà.

Detto questo, lei sa benissimo che quando noi abbiamo costituito un nuovo gruppo in seno alla maggioranza, lo abbiamo fatto esclusivamente per tentare di arginare la sua prepotenza, che impediva un confronto libero e democratico. Solo per questo lei e i suoi accoliti ci avete offeso e denigrato con ogni mezzo, avete preparato una lettera per destituire il presidente del Consiglio perché non affine ai metodi della maggioranza, avete addirittura creato un giornale per cercare di screditarci, ivi compresi metodi al limite del buon senso. Tuttavia abbiamo fino all'ultimo tentato di rimanere in maggioranza. Solo a seguito della sua reiterata arroganza, insensibilità politica, denigrazione gratuita e al suo evidente discostamento dagli impegni assunti con i nostri concittadini, siamo stati spinti a passare in opposizione, dopo che voi ci avete praticamente buttato fuori scrivendo sul vostro giornale che avevamo abbandonato la maggioranza. Ci siamo presi la responsabilità di far cessare un'esperienza amministrativa incapace di far fronte ai gravi problemi che il paese ha di fronte.

La nostra è stata una scelta coraggiosa, pensata, ponderata e distaccata da qualsiasi valutazione opportunistica .

Sono stati altri i consiglieri che hanno profittato di questa vantaggiosa situazione.

Il più cinico di tutti alla fine è risultato Danilo Romei.

Vede sindaco, la scelta di Danilo Romei non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella nostra. Infatti, mentre noi abbiamo rinunciato a posizioni di potere, Danilo Romei nel momento più opportuno, l'approvazione del bilancio, ha mercanteggiato il suo passaggio dall'opposizione alla maggioranza.  Si è trattato, verosimilmente, di una "prestazione a pagamento" che difficilmente può essere mascherata in altro modo. 

Se Danilo Romei fosse stato veramente convinto dell'efficienza di questa amministrazione avrebbe scelto da tempo di passare in maggioranza.

Anche lui ha depositato l'uovo nel nido preparato da altri".

Lei è ormai un sindaco sul filo del rasoio, assoggettato ai capricci di qualsiasi consigliere avventuriero.

Non è solo una questione di numeri. È un fatto politico.

Non solo si è sfaldata la maggioranza così come era uscita dalle elezioni (in appena due anni lei ha perso 3 consiglieri e il vice sindaco, scelto da lei tra l’altro), ma la sua amministrazione, da molto tempo, non è più percepita come l'amministrazione del cambiamento e della rivoluzione civica che avremmo dovuto interpretate. La sua amministrazione si barcamena nel solco della continuità tracciato da quelli che c'erano prima. Anzi è pure peggio.

In conclusione, e con molto rammarico, ci dispiace constatare che siamo passati dalla padella alla brace.