Tragedia al lago di Castel Gandolfo, in barca il robot per recuperare il corpo di Elnur

Pubblicato: Lunedì, 18 Giugno 2018 - redazione cronaca

barcaParco vigilifuoco lagoCASTEL GANDOLFO (cronaca) - Riprese le attività: la salma del 29enne studente azero si trova quasi al centro del bacino a 90 metri di profondità

ilmamilio.it

Sono riprese questa mattina le attività per il recupero del corpo del povero 29enne azero Elnur Babayev morto dopo essersi tuffato dal suo pedalò lo scorso 2 giugno.

Ieri mattina il corpo era stato individuato nelle profondità delle acque, a 90 metri sotto il pelo libero, grazie all'utilizzo del robot arrivato nei giorni seguenti alla scomparsa da Milano.

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Il problema è ora il recupero della salma.

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Dopo i tentativi andavi a vuoto di ieri nel provare a calare in acqua la barca speciale giunta da Milano ed attrezzata per questo genere di operazioni, tentativi falliti per la mancanza di un approdo praticabile al lago, questa mattina i vigili del fuoco hanno deciso di caricare il robot per il recupero del corpo e le annesse attrezzature sulla barca turistica del Parco dei Castelli. Un peso di meno di 400 chili che la piccola imbarcazione dovrebbe essere in grado di sopportare insieme a quello del personale necessario per la movimentazione del robot.

Al lavoro nelle acque del lago di Castel Gandolfo, lago albano, ci sono diverse squadre di vigili del fuoco ed in particolare i sommozzatori di Roma, Napoli, Milano e Venezia.

Tutto per tentare il pietoso rituale di recupero del corpo dello studente azero e poterlo consegnare alla famiglia - giunta dall'ex Paese dell'Unione sovietica nei giorni successivi alla tragedia - per i funerali.

Un'operazione che non sarà comunque facile.

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