Castelli Romani-Litorale, ma anche Roma e provincia: pronto soccorso al collasso. Ambulanze ferme ore per riavere le barelle

Pubblicato: Venerdì, 05 Gennaio 2024 - redazione attualità

CASTELLI ROMANI/LITORALE (attualità) - Varie le reazioni sul territorio

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Blocco delle ambulanze davanti ai pronto soccorso di Roma e provincia e anche ai Castelli Romani e Litorale: un problema mai risolto, che va avanti da oltre 25 anni, durante le feste molti i mezzi del soccorso 118 bloccati per ore per riavere le barelle dai pronto soccorso presi d'assalto da centinaia di malati.

Sul caso tornano a parlare il consigliere comunale Rosario Neglia di Genzano, molti cittadini coinvolti in queste lunghe attese estenuanti, comitati sanitari e di cittadini, associazioni consumatori, rappresentanti sindacali, amministratori pubblici e altre figure di riferimento

"Le strutture dei pronto soccorso dei Castelli Romani, come d'altronde anche a Roma e provincia, sono state in grande emergenza nei giorni scorsi e ancora lo sono. Ho visitato personalmente i pronto soccorso di Ariccia (Ospedale dei Castelli), Frascati e Velletri - dichiara il consigliere della Lega di Genzano Rosario Neglia, accertando di persona la situazione - con decine e decine di malati, sulle barelle, su sedie e poltrone, con diverse ambulanze ferme del 118 con gli operatori sanitari all'interno in attesa per ore di riavere le barelle per i soccorsi urgenti. In particolare all'ospedale dei Castelli (vedi foto sopra di mercoledì mattina con alcune ambulanze ferme al PS) si verificano spesso queste situazioni, per via dei molti arrivi di mezzi del soccorso, soprattutto dalle strutture per anziani del territorio. Che seppur essendo molte di loro convenzionate con il sistema regionale sanitario, non riescono a gestire in autonomia le patologie dei nostri cari anziani e nemmeno a munirsi di ambulanze per il trasporto in autonomia di questi pazienti acuti. Questa situazione mai risolta negli anni, crea intasamenti, attese di ore e in alcuni casi anche di giorni nei pronti soccorso, sia per i pazienti gravi in attesa di posti letto che non ci sono mai disponibili, sia per gli operatori che devono riprendere le barelle con cui hanno portato i pazienti, non avendo le strutture ospedaliere spazi, letti tecnici a sufficienza per ospitare tale richiesta di assistenza sanitaria del periodo.

E' ormai necessario come richiesto dall'Assemblea dei sindaci dei Castelli e Litorale della Asl Roma 6, più volte, aumentare i posti letto, sia al Noc, che nelle altre strutture ospedaliere, rimaste aperte. Questa è una necessità che è stata rappresentata ai nuovi dirigenti territoriali ma soprattutto alla nuova amministrazione regionale guidata dal presidente Rocca, che sappiamo essere sensibile a questa tematica. Ma bisogna intervenire, velocemente, altrimenti si rischia il blocco totale dei pronto soccorso e l'esaurimento totale degli operatori sanitari che ci lavorano. Anche in consiglio comunale a Genzano, abbiamo votato per presentare agli organi competenti il potenziamento dei posti letto, al Noc, Velletri, Frascati e nelle strutture convenzionate con la regione del territorio, compreso le Residenze Sanitarie per Anziani e la Cliniche private accreditate e autorizzate " conclude Neglia.  Di recente raccontano alcuni familiari di pazienti feriti in alcuni incidenti stradali, proprio a Genzano, abbiamo aspettato due ore e oltre per ricevere soccorso da due ambulanze, che sono dovute giungere sul posto nel pomeriggio da postazioni di Roma, in quanto non ve ne erano disponibili nelle postazioni dell'Ares 118 vicine. E' in programma per il 19 Gennaio mattina una grande manifestazione di protesta davanti all'ospedale San Camillo a Roma, da parte del personale sanitario delle ambulanze del 118, davanti alla sede regionale dell'Ares 118, per la mancanza di personale e mezzi, attesi centinaia di manifestanti.

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In una sola giornata, come confermato anche in un post sulla pagina social della Asl Roma 6, a fine anno, in una giornata soltanto, vi erano circa 100 pazienti in cura al pronto soccorso dell'ospedale dei Castelli con 55 anni malati gravi in attesa di posto letto. Sicuramente non meglio negli altri 3 pronto soccorso del territorio dei Castelli e Litorale a Frascati, Velletri e Anzio, con la stessa situazione di mancanza di posti letti per malati acuti e gravi da trovare spasmodicamente. " I medici ormai perdono più tempo, da quanto ho rilevato, continua Rosario Neglia, nei pronto soccorso, a scrivere al computer, mandare email, fax, telefonare, per le richieste di posti letto a decine di ospedali, che a curare effettivamente i malati. Anche se poi con un grande sforzo personale riescono a fare entrambi le cose tra mille difficoltà". A causa dei picchi molto altri di influenza stagionale, problemi respiratori, positività al covid, incidenti stradali, liti con feriti gravi, accoltellamenti, feriti da botti, sono aumentati notevolmente in questi giorni, gli accessi nei pronto soccorso. " Ma in realtà è stato accertato anche che molti di questi pazienti potrebbero essere curati anche a casa, se i medici di famiglia e le guardie mediche di turno fossero più disponibili, dice un medico di famiglia, sempre pronto e disponibile a rispondere e visitare i suoi iscritti.  Spesso capita che i medici di base o le guardie mediche, una delle rare volte che ci si riesce a parlare, soprattutto nei festivi e prefestivi, anzichè visitare a domicilio chi ha bisogno di cura, consigliano di chiamare il 118 per ogni patologia, anche non grave. In questo modo si intasano i pronto soccorso e non si permette di intervenire impegnando inutilmente le ambulanze per casi più gravi sul territorio ". 

Di seguito pubblichiamo il comunicato della direzione generale - sanitaria della Asl Roma 6 sulla loro pagina social pubblicato di recente :

« Sono ore molto difficili per tutti i pronto soccorso italiani - dichiara il Commissario Straordinario della Asl Roma 6  Francesco Marchitelli - e noi non siamo esclusi. La concomitanza tra il picco influenzale, le festività natalizie e le criticità diffuse legate alla carenza di personale negli ospedali italiani, ha provocato una congestione del sistema di emergenza-urgenza. Quindi tutti i pronto soccorso delle varie Asl di Roma stanno sostenendo ritmi intensi e ci scusiamo per i disagi ma non posso non complimentarmi con tutti gli operatori e medici per il grande lavoro che fanno. Ci tengo a complimentarmi con tutto il personale sanitario perché di fatto il nostro Pronto Soccorso è tra le strutture che bloccano per minor tempo i mezzi di soccorso e quando sollecitati per sblocco si adopera con protocolli interni per liberare le barelle 118. Al momento non si registrano grosse criticità ma potrebbero verificarsi e nel caso saremo pronti a gestirle».
 
Il direttore sanitario aziendale Vincenzo La Regina ha aggiunto : << È stato attivato anche un servizio in più,  un medico che gestisce i codici minori (codici 4 e 5) per snellire le attese, sono stati attivati letti aggiuntivi e viene regolarmente messa in atto la procedura di appoggio su letti liberi. Ci sono dimissioni a strutture ambulatoriali con presa in carico entro 48/72 ore da parte di specialisti per favorire la dimissione dal Pronto Soccorso senza necessità di ricovero e dove possibile si attiva la procedura per invio diretto da Pronto Soccorso verso RSA, Lungodegenza e Hospice, per evitare ricoveri incongrui in reparti per pazienti acuti. La Asl Roma 6, nonostante il momento generale di sovraffollamento, riesce a dare risposte concrete grazie agli operatori e medici che instancabili vanno avanti con grande impegno e professionalità >>.

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