Vagli (criminologa): "I femminicidi sono aumentati, cii vuole una rivoluzione culturale"

Pubblicato: Sabato, 10 Giugno 2023 - redazione attualità
Donna per anni vittima di violenze da parte del compagno denuncia tutto ai  Carabinieri: arrestato 49enneROMA (attualità) - è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici"
 
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La dottoressa Anna Vagli, criminologa, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche su Rai2 tra l'1.20 e le 2.30 circa.

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La criminologa ha parlato di violenza sulle donne: "Tutto quello che si è cercato di fare per contrastare e combattere la violenza contro le donne fino ad oggi non è stato sufficiente.
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I femminicidi sono aumentati, questo ci fa capire che bisogna cambiare qualcosa e bisogna farlo investendo nell'istruzione e nell'educazione al rispetto e alle emozioni. Sarà impossibile dimenticare la storia di Giulia Tramontano, si può parlare di duplice omicidio, ha perso la vita come donna ma anche come madre, portava in grembo un bambino di sette mesi. Bisogna intervenire, non farlo soltanto con le parole e non farlo soltanto il 25 novembre. Gli uomini che si macchiano di certi comportamenti hanno come unico fine quello di rivendicare l'onore, non tollerano la scelta autonoma della donna. Ci vuole una rivoluzione culturale. La violenza contro le donne non deve essere arginata con pene e sanzioni, sicuramente necessarie, ma sradicata. E per sradicare questo fenomeno bisogna partire dalle basi, rompere lo stereotipo, educare al rispetto, alle emozioni e ai sentimenti. Chi si macchia di questo tipo di reato, il femminicidio, è un analfabeta emotivo, una persona che non sperimenta emozioni, non si mette nei panni degli altri, e per riempire il proprio ego ha bisogno di risplendere nella sofferenza della donne". 

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Sul consiglio sempre più diffuso di evitare l'ultimo appuntamento chiarificatore: "E' un consiglio impossibile da mettere in pratica. Nella maggior parte dei casi le donne vengono uccise in ambiente domestico e vengono uccise da chi ha le chiavi di casa. Può avvenire in qualunque momento in una relazione tossica. E' quasi impossibile quale può essere l'ultimo appuntamento. Serve una rivoluzione culturale. Siamo in guerra, è una emergenza. Di giorno inaspriamo le pene e la sera si contano le morti. Dall'inizio dell'anno una donna ogni tre giorni è stata uccisa per mano del compagno o di un ex partner". 
 
I comportamenti in grado di rappresentare un campanello d'allarme: "La violenza fisica è frutto di un percorso. Non si inizia mai con uno schiaffo, c'è tutta una serie di comportamenti pregressi e abusi che sono di tipo psicologico. I primi campanelli d'allarme si percepiscono davanti a soggetti che squalificano ripetutamente la compagna, facendola vivere nel senso di colpa. Chi è vittima di queste dinamiche fa fatica in un primo momento a rendersene conto: tende anzi a colpevolizzarsi, perché questi soggetti tendono a far sentire inadeguata la propria compagna".