Giovani e lavoro: quando lavorare diventa un’impresa (soprattutto nel Lazio)

Pubblicato: Martedì, 14 Marzo 2023 - Redazione attualità

ROMA (attualità) - I dati relativi alla disoccupazione si aggravano di gran lunga se si guarda a quella giovanile: sono il 23.7% i giovani che non riescono a trovare un lavoro

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La disoccupazione in Italia ha ormai registrato dati preoccupanti, seppur in lieve miglioramento rispetto al passato. Secondo i dati ISTAT relativi all'anno 2022, infatti, i disoccupati in Italia sono stati quasi 2 milioni, ossia il 7.8% della popolazione.

Altrettanto preoccupante è il divario tra il costo della vita e le retribuzioni contrattuali: con una variazione dei prezzi pari all'8.7%, l'inflazione limita di molto il potere di acquisto dei lavoratori.

La disoccupazione giovanile: ragioni e soluzioni

I dati sopra esposti relativi alla disoccupazione si aggravano di gran lunga se si guarda a quella giovanile: sono il 23.7% i giovani che non riescono a trovare un lavoro. L'Italia, infatti, è al terzo posto in Europa - sotto la Spagna, al primo, e la Grecia, al secondo - nella classifica della disoccupazione.

Le motivazioni di ciò risiedono principalmente in un problema strutturale di istruzione, formazione e servizi al lavoro. Sindacati e forze politiche non rispondono a ciò con politiche attive ma con divieti e sussidi.

A causa della disoccupazione dilagante, i giovani non sono solo la categoria più colpita dalla crisi economica, ma anche quella con la maggiore probabilità di subire una esclusione sociale.

Purtroppo sono ancora molti i giovani in Italia che decidono di non proseguire gli studi dopo l’istruzione obbligatoria, così come quelli che, approcciando alle prime ricerche di un impiego, possono vantare “solamente” l’esperienza accademica e non professionale. E se già è complesso trovare un lavoro, lavorare senza avere un’esperienza professionale pregressa sembra un’utopia. Come riporta anche il sito html.it, però, attraverso formazione, stage e facendo attenzione alle nuove opportunità di lavoro online è possibile trovare un’occupazione senza avere anni e anni di esperienza alle spalle, sfruttando le nuove professioni richieste grazie al boom del digitale.

Proprio al fine di limitare tale problematica, anche l’Unione Europea si sta mobilitando attraverso programmi finalizzati alla riduzione della disoccupazione e destinando fondi a progetti quali "Erasmus+", "Garanzia Giovani" o "Your first EURES job".

La disoccupazione nel Lazio

Andando ancora più nel dettaglio e guardando le regioni d'Italia, si scopre che proprio il Lazio, con un incremento di quasi 13.000 unità, nell'anno 2023 sarà la regione con maggiori disoccupati dopo la Sicilia. Roma ha registrato un aumento della disoccupazione del 3.8%, Latina del 12.5%, Frosinone del 13.3%, Viterbo dell'8.9% e Rieti del 6%.

Gli esperti CGIA hanno determinato che i comparti manifatturieri saranno i più colpiti dalla riduzione lavorativa, mentre le imprese che operano nell'alta moda, nel settore alimentare e nella metalmeccanica saranno quelle meno interessate da tale calo. Imprenditori e industriali sostengono, inoltre, che le diminuzioni di impiego colpiranno anche edilizia, trasporti e filiera automobilistica.