Ciao Sinisa, grande uomo. Ci ha reso ancor più fieri di essere Laziali

Pubblicato: Martedì, 20 Dicembre 2022 - Marco Caroni

sinisa mihajlovic ilmamilioROMA (attualità) - Quella maglia ti è rimasta incollata. Che difensore è un difensore ricordato per i suoi gol? 

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Sì, Sinisa. Ora ci siamo. Ora che le luci si stanno spegnendo sul tuo andartene, sui tuoi ultimi giorni, sullo strazio del tuo addio, ora - solo ora - è il momento di scrivere.

Ora che di inchiostro ne è stato speso, di parole ne sono state espresse: ora che, a mente fredda, è possibile razionalizzare e cercare di mettere a fuoco. Metterti a fuoco.

Perché per ogni uomo che muore dovrebbero esserci parole, per ogni lacrima di dolore un pensiero, per ogni sofferenza una consolazione.

Ma sì, Sinisa, tu che le luci della ribalta le hai accese e calcate da protagonista - prima da uomo e poi da calciatore e da allenatore - sai che si può lasciare un segno anche semplicemente dando un calcio al pallone.

La maglia che indossi in questa foto, Sinisa, è quella del tuo primo anno di Lazio (1998). La tua prima maglia biancoceleste. Sul tuo petto splende una coccarda, quella di quel primo trofeo della Grande Lazio a cui tu poi avresti contribuito subito con la coppa delle Coppe e poi, due anni dopo, con quello scudetto ed un'altra coppa Italia che restano scolpiti in cielo.

Che difensore è un difensore che viene ricordato per i suoi gol? E' una mosca bianca, un animale raro, qualcuno che non ha etichette, un uomo che non si è mai nascosto e che anche quando durante la sanguinosa guerra in Kosovo ti tiravano in ballo, non hai mai arretrato di un metro. Fiero e tosto, spavaldo: non un campione in campo, ma un giocatore molto forte. Non un semplice giocatore, ma un Uomo. E' Sinisa Mihajlović.

Ecco, Sinisa. Quello che in questi giorni è successo è qualcosa che è difficile spiegarti. Se poi tu fossi rimasto veramente laziale, uno di "noi" nell'intimo, a noi piace pensarlo e probabilmente è stato così. Il punto è che tu resti incollato a quella maglia, a quella squadra, a questi colori tanto che in questi giorni di lutto noi laziali siamo stati ancora più fieri di esserlo.

Sono stati in tanti, Sinisa, davvero in tanti anche quelli che tifano per altri colori a manifestare a noi, laziali, la stima nei tuoi confronti. Come spiegartelo? 

Ecco Sinisa: se a renderti omaggio, attraverso noi laziali, sono tanti di quelli che sostengono altre maglie, significa che tu hai saputo andare oltre. Da vero Uomo. E per noi questo è un vanto, che porteremo per sempre.

Sì, Sinisa. In questo modo, il più triste, hai saputo renderci ancor più fieri di essere laziali.