Simonetta Cesaroni sepolta a Genzano da 32 anni in attesa della verità. Ma la città non l'ha mai ricordata
Pubblicato: Mercoledì, 07 Dicembre 2022 - redazione attualità
GENZANO (attualità) - L'assassino della 20enne uccisa a via Poma il 7 agosto 1990 non ha ancora un volto. Ma la sua città d'origine sembra averla dimenticata
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E' una storia che non ha mai avuto la parola "fine" e che l'unico finale, tragico, è nella sua origine. Nel suo inizio.
La storia è quella di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate a via Poma a Roma il 7 agosto 1990: da chi? Questa è una risposta che a 32 anni di distanza non è ancora stato possibile avere.
Simonetta Cesaroni riposa il suo sonno eterno nella tomba di famiglia nel cimitero di Genzano, la città d'origine (ed il cognome senz'altro tradisce la provenienza della famiglia), da 32 anni. Nello medesima sepoltura riposa dall'agosto 2005 anche il papà, Claudio, prematuramente scomparso a 15 anni dall'uccisione della figlia per un dolore mai superato: morto senza conoscere la verità.
Nei giorni scorsi, come riportato anche su queste colonne, il caso del delitto di via Poma è improvvisamente tornato alla ribalta delle cronache nazionali.
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Cè un altro tema.
Proprio un mese fa, il 5 novembre 2022, il Comune di Roma Capitale ha intitolato a Simonetta Cesaroni un Giardino pubblico.
In particolare, il Giardino Simonetta Cesaroni si trova nella zona nord del centro di Roma, tra ponte Risorgimento e viale Mazzini. Un piccolo spiazzo verde compresso tra le strade. Ma davvero meglio di niente.
C'è dunque da chiedersi perché in questi 32 anni il Comune di Genzano, città di origine della famiglia Cesaroni e città nella quale Simonetta riposa, non abbia mai intitolato a lei un luogo pubblico.
Una mancanza che potrebbe davvero essere il momento di colmare.
