Grottaferrata | Di Bernardo, Passini e Mari: "Parchi e verde, lasciato un disastro. Pronti a riportare decoro e sicurezza"

Pubblicato: Giovedì, 02 Giugno 2022 - redazione politica

passini mari dibernardo grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (politica) - Il candidato sindaco ed i due candidati di "Grottaferrata al Centro" questa mattina al parco degli Ulivi

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Questa mattina il candidato sindaco di centrosinistra di Grottaferrata Mirko Di Bernardo insieme ai candidati consiglieri Francesca Maria Passini e Fabrizio Mari (Grottaferrata al Centro) sono stati presso il parco degli Ulivi per toccare con mano lo stato di degrado ed abbandono in cui versa quella che è una delle aree verdi più belle della città.

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"Purtroppo - hanno detto Mari e Passini - basta guardare come stanno le cose per capire cosa non è stato fatto in questi anni. I giochi per i bimbi sono transennati perché pericolanti e dunque pericolosi, l'erba è incolta, lo stato di degrado è visibile ed è un enorme peccato".

"Per non parlare dell'area cani, una zona destinata allo sgambamento dei nostri amici a 4 zampe che invece di essere un luogo accoglienze è una landa desolata e priva di ogni cura", aggiungono.garavini pavani ilmamiliocolline centroEstivo22 ilmamilio

"Non bisogna promettere la Luna: servono interventi semplici e mirati per ridare la piena fruibilità di questa e delle altre aree verdi che versano nel medesimo stato ai cittadini. Ai più piccoli, soprattutto".

"La cura dei parchi e delle aree verde in generale - assicura Mirko Di Bernardo - è uno dei punti fermi attorno al quale far ruotare la nostra Amministrazione. Chi non ha fatto nulla in questi anni, né prima né dopo il lockdown, non merita di riprendere in mano Grottaferrata".

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"Sappiamo che c'è molto, tantissimo da fare perché i fronti lasciati scoperti sono davvero tanti. Abbiamo un piano di riqualificazione di Grottaferrata che abbraccia tutti i settori sensibili, dai parchi alle strade ed ai marcipiadi, dal decoro alla sicurezza. La nostra città merita di meglio, davvero", conclude Mirko Di Bernardo.