Menzione Speciale “Premio Internazionale EcotechGreen” per ancoraggi alberature al frascatano Gian Pietro Cantiani

Pubblicato: Mercoledì, 18 Maggio 2022 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - La Menzione Speciale è andata ai tre professionisti che da anni operano sul territorio di Roma, dei Castelli Romani, del Veneto e su tutta la Penisola

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 Lo scorso 22 aprile sono stati proclamati i vincitori - su oltre 70 candidature – della terza edizione del Premio Internazionale “EcoTechGreen”, importante riconoscimento che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e PAYSAGE, con la Rivista Internazionale TOPSCAPE, hanno promosso in collaborazione con Padova Hall, in occasione della tredicesima edizione del “Forum Internazionale ECOtechGREEN”, incontro internazionale che nel settore dell’Architettura del Paesaggio sviluppa e indaga il tema del Verde tecnologico.

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In questa edizione Gian Pietro Cantiani (Frascati), Luigi Strazzabosco (Padova), entrambi dottori forestali, e Andrea Santacroce, dottore agronomo di Roma, hanno ricevuto il premio ‘menzione speciale’ al progetto Sistemi per ancoraggi radicali nelle alberature in ambiente urbano e biostimolazione – Comparazione prove Dynaroot, Giardino delle Ninfee, Roma, con la motivazione: «Per l’innovazione tecnologica del sistema relativa alla messa in sicurezza di alberature storiche in un contesto di grande pregio come il Giardino delle Ninfee nel Parco Santa Maria della Pietà a Roma».

Il progetto è stato presentato al Premio dal patavino Strazzabosco per la Categoria G: “Studi, ricerche, brevetti, tesi, prototipi relativi allo sviluppo di tecnologie verdi per il progetto del paesaggio”: questo si presentava come l’evoluzione di un precedente lavoro già premiato nell’ambito della stessa manifestazione, nel 2019, per gli innovativi ancoraggi radicali del pino domestico e pino d’Aleppo a Lignano Sabbiadoro.

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Dopo questa esperienza il gruppo di lavoro composto da Cantiani, Santacroce e Strazzabosco ha riproposto lo stesso protocollo nel giardino delle Ninfee all’interno del Parco di Santa Maria della Pietà a Roma. Le condizioni del terreno, però, non permettevano l’uso degli stessi ancoraggi di Lignano e così il problema è stato risolto con l’aiuto della Fast Italia, società che progetta ancoraggi per alberature che, con un sistema a più ancore capace di superare gli strati di terreno estremamente compatti, ha permesso di assicurare al suolo oltre quaranta pini. Fra le modifiche si è aggiunto il posizionamento di una barriera ‘anti-radice’ che blocca la ricrescita delle radici orizzontali dove non si vuole che queste vadano ad espandersi: il risultato ha così confermato, e riadattato risolvendo il problema, il protocollo di Lignano.

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La Menzione Speciale è andata ai tre professionisti che da anni operano sul territorio di Roma, dei Castelli Romani, del Veneto e su tutta la Penisola, in tema di ancoraggio degli alberi al suolo o nel combattere Toumeyella parvicornis, la temuta cocciniglia che attacca il pino domestico portandolo spesso a morte se non isolata in tempo: l’insetto che di per sé non ha colpe sta però distruggendo un albero che, soprattutto per la Capitale, è simbolo del paesaggio storico e odierno di una delle città fra le più verdi d’Europa.

Nell’immagine: i dottori Strazzabosco, Cantiani e Santacroce con il riconoscimento ottenuto

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