Come Alfredino, in Marocco si tenta di salvare il piccolo Ryan caduto in un pozzo di 30 metri
Pubblicato: Venerdì, 04 Febbraio 2022 - Federico Smacchi
FRASCATI (attualità) – In corso le difficili operazioni di salvataggio del bimbo di 5 anni. Una situazione drammatica che ricorda la tragedia di Vermicino del 1981
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In Marocco c’è un "Alfredino" che attende di essere salvato stretto tra le mura fangose di un pozzo prosciugato. Il suo nome è Ryan, ha 5 anni e stava giocando all’aperto quando è precipitato in quel buco profondo 30 metri scavato da suo padre, un contadino nel villaggio di Tamrout.
Il bimbo è vivo, e i soccorsi lavorano incessantemente da tre giorni per riportarlo in superficie. Una vicenda che ricorda quella tragedia di quarant’anni fa, quando l’Italia intera tenne il fiato sospeso e gli occhi puntati su Vermicino, nella periferia di Frascati.
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Per Ryan c’è ancora speranza, nonostante le pareti strette appena 20 centimetri abbiano da subito reso le operazioni molto complicate. Martedì pomeriggio la caduta, poi l’intervento di tutto il villaggio che si è mobilitato per fornire il proprio aiuto. Tra i volontari – racconta l’ANSA – Hamid ha provato, come fece Angelo Lincheri con il piccolo Alfredo Rampi in quei nefasti giorni dell’81, a recuperare il bimbo a mani nude, purtroppo senza successo.
Vani anche i tentativi di due speleologi professionisti, un ulteriore fallimento che ha portato i soccorritori a scavare accanto al pozzo per creare un tunnel che consenta di raggiungere il piccolo. A confermare che il bambino respira ancora è stato uno dei soccorritori, arrivato fino a 25 metri di profondità: piange e chiama disperatamente la sua famiglia accovacciato nel fango.
Ma per il piccolo Ryan la fine dell’incubo sembrerebbe vicina, con le operazioni di scavo del tunnel arrivate a pochi metri dalla sua posizione esatta. Ne sapremo di più nelle prossime ore, sperando che il bambino possa uscire indenne da questa terribile situazione.
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