Giro d'Italia 2022, le previsioni del "grottaferratese" Gigi Sgarbozza

Pubblicato: Sabato, 22 Gennaio 2022 - R.S.

sgarbozza gigi ilmamilioGROTTAFERRATA (ciclismo) - Da corridore al "fianco" di Merckx e Gimondi, da anni inviato RAI. "Vivo ai Castelli dal 1968, qui c'erano le strade ideali per allenarsi"

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Grottaferratese d'adozione e ciociaro di nascita, il popolare commentatore sportivo della RAI Gigi Sgarbozza svela a ilmamilio.it le sue previsioni per la stagione ciclistica che sta per cominciare.

"Sarà un'annata importante per il ciclismo italiano, con Filippo Ganna e Sonny Colbrelli su tutti". Si sbilancia così uno dei volti più noti e simpatici del ciclismo televisivo.

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Ex corridore professionista che ha avuto il privilegio di correre accanto a mostri sacri come Eddy Merckx e Felice Gimondi, con importanti vittorie al Giro d'Italia e al Giro di Spagna, Sgarbozza mastica ciclismo da oltre cinquant'anni ed è passato con disinvoltura dal sellino della bici agli schermi televisivi, coinvolgendo il pubblico con il suo modo colorito e diretto di raccontare la corsa. "Questa può essere la stagione anche di Valerio Conti, il ciclista romano ultimo ad indossare la maglia rosa e che s iallena spesso sulle strade dei Castelli Romani. Per Conti il passaggio all'Astana, ex squadra di Vincenzo Nibali, può rappresentare il salto di qualità verso risultati importanti".

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A livello internazionale i campioni più attesi sono ancora lo sloveno Pogacar, l'olandese Van der Poel e il belga Van Aert, "ragazzi che hanno una marcia in più e anche delle squadre di altissimo livello". Anche quest'anno Gigi Sgarbozza sarà probabilmente uno dei commentatori di punta della squadra della RAI, che potrà contare sulla sua simpatia e sulla sua capacità di leggere la corsa. Una simpatia e una affabilità che è ben nota ai cittadini di Grottaferrata e ai tanti appassionati di ciclismo della zona, con i quali Gigi Sgarbozza ama intrattenersi con grande affabilità.

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"Vivo ai Castelli dal 1968 (quando era in piena attività, lo stesso anno in cui vinse la 14^ tappa di quel Giro d'Italia, unica tappa in rosa vinta in carriera), anche perché qui c'erano le strade ideali per allenarsi. Oggi le cose sono molto cambiate ma il mio amore per il territorio è rimasto invariato. Mi considero cittadino di Grottaferrata a tutti gli effetti, qui tutti mi conoscono e mi vogliono bene".

Insomma, chi ama le due ruote può trovare in Gigi Sgarbozza non solo un narratore delle più grandi storie di sport ma anche un efficace dispensatore di consigli utili per gli amatori e per i ciclisti alle prime armi.

"Mio padre mi ha trasmesso una grande passione per il ciclismo. Una passione che ancora a 77 anni mi porta a sfidare il freddo e le intemperie per montare in sella alla mia bici". Un augurio e un esempio per le giovani generazioni, "forse oggi poco abituate a fare sacrifici".