Frascati | Gs Ciclotech: 25 anni al servizio del ciclismo castellano
Pubblicato: Lunedì, 27 Dicembre 2021 - R.S.
FRASCATI (sport) - Gs Ciclotech vanta oltre 150 iscritti tra "stradisti" e amanti della mountain bike
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25 anni ma non li dimostra. Nato dalla passione del presidente Dino De Felici e del vicepresidente Stefano Mancini, il Gruppo Sportivo Ciclotech di Frascati celebra quest'anno il venticinquennale della sua fondazione, risalente al lontano 1996.
Praticamente oramai l'unica società di ciclismo di questa area castellana, il Gs Ciclotech vanta oltre 150 iscritti tra "stradisti" e amanti della mountain bike, con quest'ultima specialità che è un po il marchio di fabbrica della casa.
L'organizzazione della Tusculum Cup, gara di mountain bike che attraversa le meravigliose Ville Tuscolane, rappresenta il fiore all'occhiello del gruppo sportivo.
Tra gli atleti Ciclotech troviamo campioni d'Italia e vincitori di gare che si sono distinti in diverse categorie: da Umberto Greggi a Emiliano Dominici, da Maurizio Fratticci ai fratelli Maurizio ed Enzo Galli.
Senza dimenticare l'ex professionista su strada Adriano Angeloni, atleta frascatano doc che dal rugby è passato con successo alle due ruote.
"Ciclismo e palla ovale sono un binomio classico qui a Frascati", confermano all'unisono il presidente Dino De Felici, a sua volta ex giocatore del Rugby Frascati, e Stefano Mancini, anch'egli ex rugbista e poi apprezzato arbitro a livello internazionale.
"Il mondo delle due ruote è in grande ascesa, la gente vuole andare in bici ed è stanca di stare seduta in automobile per ore. Purtroppo, ribadisce De Felici, da noi non è ancora diffusa la cultura del ciclismo come accade in altre nazioni d'Europa o anche nelle regioni del nord Italia".
Eppure negli ultimi anni è stato promosso l'utilizzo delle bici elettriche da parte degli ultimi governi: "Tutto vero, ma promuovere l'utilizzo di bici elettriche quando le strade sulle quali poi si deve circolare sono malridotte e piene di buche rappresenta un vero e proprio rischio".
Insomma, per Dino De Felici una svolta "green" che tarda a concretizzarsi: "Guardi, in tutta Europa e nelle maggiori capitali la gente va al lavoro in bici ed è pieno di ciclabili. Da noi andare in bicicletta rappresenta ancora un rischio. Basti pensare che in tutta l'area dei Castelli Romani non esiste neanche una ciclabile. Eppure i ciclisti sono moltissimi e possono portare anche un indotto economico non indifferente".
Insomma, svolta ecologica e sviluppo turistico possono andare di pari passo.
"Aggiungo una cosa. Per essere dei ciclisti non basta salire in sella ad una bici. È necessaria una sufficiente preparazione fisica e soprattutto la conoscenza delle regole del codice della strada. Insieme alle regole "non scritte" del codice del ciclista: non invadere la sede stradale, non cambiare direzione all'improvviso, segnalare buche o ostacoli. E soprattutto indossare sempre il caschetto protettivo. Senza adeguata preparazione e conoscenze, un ciclista improvvisato può diventare un pericolo per sé e per gli altri".
In conclusione, dei consigli utili sia per gli amanti delle due ruote che per gli amministratori del nostro territorio.
