Comune di Ariccia insieme ad Albano e Ardea nel ricorso al TAR dei cittadini per chiudere la discarica di Roncigliano
Pubblicato: Domenica, 31 Ottobre 2021 - Redazione attualitàARICCIA (attualità) - L'udienza è prevista per il 2 novembre
ilmamilio.it - nota stampa
Riceviamo dall’associazione “Salute Ambiente Albano” e pubblichiamo.
“Dopo Albano e Ardea, anche il comune di Ariccia si costituirà al Tar Lazio in vista della prima udienza del 2 novembre relativa al ricorso giudiziario promosso dalla nostra associazione, Salute Ambiente Albano, e da altri 15 tra comitati e associazioni territoriali e diversi cittadini di Albano e Ardea.
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Siamo grati al Sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli, per essere sceso in campo al fianco dei cittadini, la presenza del Comune di Ariccia è importante e dimostra che la nostra battaglia può e deve superare gli steccati politici, visto che la tutela di salute e ambiente non conosce bandiere né colori di parte, ma solo un unico grande fronte. Oltre a quello politico, la decisione del sindaco Staccoli ha anche un significato sanitario visto che proprio ad Ariccia, a soli 2 km dalla discarica, si trova il Nuovo Ospedale dei Castelli, il grande centro sanitario che ha mandato in pensione i 3 vecchi ospedali di Albano, Ariccia e Genzano, che rappresenta l'emblema della salute dei cittadini che vivono a Roma-sud.
Martedì 2 novembre alle ore 9.15 si terrà una prima udienza preliminare, in cui chiederemo lo STOP IMMEDIATO E URGENTE dell'ordinanza firmata dalla ex sindaca Virginia Raggi che ha imposto dal 2 agosto scorso il riavvio del VII invaso della discarica di Albano.
La richiesta unitaria di cittadini e sindaci si fonda sulle recenti analisi Arpa che acclarano che 10 pozzi spia su 10 interni al sito sono GRAVEMENTE CONTAMINATI: nelle acque di falda (da cui attingono le centinaia di pozzi dei residenti e delle attività commerciali della zona!) i tecnici regionali hanno rinvenuto 12 diversi veleni, tutti pericolosi per salute e ambiente; 28 gli sforamenti nelle concentrazioni di inquinanti presenti in quell'acqua rispetto ai limiti massimi ammessi dalla legge.
Il Tar ci risponderà con una ordinanza provvisoria a cui seguirà, a stretto giro, una nuova udienza e poi la sentenza di primo grado.
Per questo, punteremo SIN DA SUBITO a far costituire in giudizio tutti gli altri 7 comuni ex clienti del Gruppo Cerroni: Pomezia, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Marino, Genzano, Lanuvio e Nemi!
State con noi, aiutiamoci e sosteniamoci!”.