Rocca di Papa | Alla scoperta degli antenati dei rappers con l'associazione “La Paranza”

Pubblicato: Sabato, 23 Ottobre 2021 - Giulia Bertotto

ROCCA DI PAPA (attualità) - Intervista al presidente Nando Citrella

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

Ilmamilio.it ha scambiato quattro chiacchiere con Nando Citrella, presidente dell'Associazione culturale Compagnia La Paranza di Rocca Di Papa, cantante che si occupa di recupero della vocalità nella tradizione popolare e docente presso il conservatorio de L'Aquila.

Integrazione sociale e laboratorio musicale per la valorizzazione delle arti popolari. Una formula che unisce studio antropologico e solidarietà, potremmo riassumere così l'attività de La Paranza?

“Sì. Dal 1996 siamo presenti ai Castelli Romani, come associazione esiste dal 1987. Ci occupiamo di recuperare arti e tradizioni popolari italiane di area mediterranea: musica, danza, teatro, poesia e canto. Questa attività di tutela del patrimonio culturale si va a fondere con un lavoro di integrazione per i figli di immigrati nati in Italia: una condivisione e un incontro tra arti, mestieri e usanze anche lontane che si trovano nel nostro paese. Spesso si tratta anche di famiglie che hanno difficoltà ad inserirsi nella vita professionale o scolastica del nostro paese. Vi è quindi un lavoro di promozione della nostra cultura ancestrale e un lavoro invece volto al sociale: questi due aspetti si incontrano per dare vita a una conservazione viva e attiva e non museale delle nostre origini.gottodoro mamilio

Non si tratta solo di una conservazione storica ma di un processo attivo che trae rinnovamento dal sincretismo con melodie mediterranee, popoli d'Oriente o dai Balcani. Abbiamo all'attivo molti progetti teatrali che hanno sempre l'obiettivo di far emergere e conoscere le arti e le tradizioni popolari. Ad esempio la prossima settimana saremo nelle Marche per una messa in scena sul viaggio di Mozart nel 1770 tra Roma e Napoli e sulla sosta che fece ad Ariccia. Poi lo porteremo in Austria, la terra del compositore, il 6 e 7 novembre. Questo è uno dei progetti che erano stati bloccati dalla pandemia e di cui ora riprendiamo le fila. Collaboriamo anche con molte scuole, organizzando laboratori di Integrazione sociale per mezzo della musica alla scuola Giorgi di Valmontone. Anche nell'Istituto comprensivo di Frascati abbiamo svolto un progetto simile. Abbiamo collaborato al festival sulle Ville Tuscolane, a Monte Compatri, eseguendo spartiti di epoca rinascimentale eseguiti con gli strumenti originali del periodo. Vorremmo incrementare nelle scuole corsi di danza popolare”.zgc_adv_banner.gif

È fondamentale conoscere le nostre origini per entrare in risonanza con le altre culture. Senza memoria di sé non c'è incontro con l'altro.

“Sì, e probabilmente non immaginiamo neppure quante sono. Basti pensare alla ricchezza delle danza popolari antiche presenti solo nell'area dei Castelli Romani: ben quattro tipi di Saltarello differenti tra Roma, Marino e Frascati. Il Saltarello presenta delle varianti che si rifanno all'Abruzzo, alla bassa Ciociaria e all'area di confine con l'Abruzzo. Oggi purtroppo spesso si conosce solo l'aspetto folkloristico, diciamo così giocoso, che ha un po' indebolito queste tradizioni. Ma esse portano una sapienza più arcaica e profonda. A Lariano ad esempio c'era una serie di canti e improvvisazioni popolari che ancora oggi ad Artena, Lariano e Velletri sono vivissime.freeTime giugno2021

L'improvvisazione poetica in ottava rima si rifà addirittura al Medioevo. Ci sono poeti non letterati che conoscono questa forma declamatoria solo per trasmissione orale. Tra Artena, Cave, Lariano e Velletri saranno una ventina. Questa tecnica è imperniata sull'improvvisazione. Potremmo definirli antenati dei nuovi rapper, che sanno ritmare al momento su un tappeto musicale, anche solo su un oggetto o una parola. Vecchi cantori, nuovi freestyler. Questo mette in relazione cinque generazioni e tre secoli di storia. I giovani talvolta snobbano queste espressioni artistiche senza sapere che sono le fondamenta della musica che amano e dei ritmi che li emozionano. Ma quando la ascoltiamo sentiamo subito che ci appartiene. Abbiamo un progetto in essere da quando siamo nati negli anni ottanta che si chiama Etnie e che sta a significare differenze e somiglianze tra le culture che sono passate di qua e che si sono vicendevolmente contaminate e radicate. L'antica e magnifica Roma era già multietnica, per i suoi imperatori si esibivano musicisti e danzatori da tutto l'impero”.

Farmacia Pratone1 grottaferrata ilmamilio

vivace3 banner ilmamilio

fitness acqua colline ilmamilio