Carbonara day: tutto sulla storia di questo squisito piatto

Pubblicato: Martedì, 06 Aprile 2021 - Francesco Garbo

ROMA (food) - Come se non fossero sufficienti i bagordi della tavola compiuti a Pasqua e Pasquetta oggi si mangia la carbonara

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Oggi 6 aprile si celebra il Carbonara Day, uno dei piatti più iconici della cucina romana.

Mai come in questo caso la storia che il piatto racconta è fondamentale anche per apprezzarlo a pieno, un piatto che nella sua semplicità è diventato un pilastro della cucina italiana.

Sicuramente sappiamo che la carbonara appartiene ad una famiglia che soprattuto i romani amano.

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Alla base dell’albero genealogico abbiamo la cacio e pepe, poi con l’aggiunta di guanciale nasce una splendida figlia la gricia, che a sua volta ha due figli l’amatriciana con aggiunta di pomodoro e la carbonara con l’aggiunta di uovo.

Per quanto riguarda la storia, se vogliamo credere alla versione più poetica (ma meno veritiera) potremmo dire che nasce da umili ori

Per quanto riguarda la storia, se vogliamo credere alla versione più poetica (ma meno veritiera) potremmo dire che nasce da umili origini, da zelanti pastori che portavano con sé il pranzo al pascolo con gli ingredienti più semplici che avevano a disposizione quindi ovviamente formaggio di pecora, uova e guanciale.

Se invece vogliamo attenerci ad una storia basata su fonti certe, il primo esperimento di pasta con uovo e “cacio” può esser fatto risalire al cuoco napoletano Francesco Palma.

La prima comparsa ufficiale su carta stampata però la carbonara non la fa in Italia, ma (rullo di tamburi) in America!

Precisamente siamo nel 1952 negli Stati Uniti e in una guida dei ristoranti a cura di Patricia Bronté si parla di una pasta molto simile alla carbonara fatta nel ristorante “Armando’s”.

Le circostanze della nascita di questo piatto ci portano dunque in America ma con invenzione tutta italiana.

Renato Gualandi, giovane cuoco di origine bolognese, fu ingaggiato il 22 settembre 1944 per preparare un pranzo in occasione dell’incontro tra l’Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana a Riccione.

Qui facendo di necessità virtù unì quello che aveva a disposizione e quello che si potesse di più avvicinare al gusto tipicamente americano; così mise insieme il Bacon, le uova, il parmigiano e chiuse il piatto con il tocco decisivo del pepe.

 

Proprio per questa sua provenienza e quindi per le uova usate (spesso in polvere) si era soliti aggiungere un po’ di panna per diluire le uova ed aiutare la cremosità.

Luigi Veronelli stesso ne consigliava l’uso: cosa che per i giorni nostri sarebbe un vero e proprio sacrilegio.

In conclusione possiamo dire che la carbonara non è un piatto che affonda in tradizioni lontanissime ed ancestrali ma è un piatto che si è costruito passo dopo passo, con variazioni che ne prevedevano ingredienti  piano piano spariti per poi salire sul podio della tradizione e per passare alla storia come uno dei piatti più famosi ed imitati al mondo.

RICETTA DELLA CARBONARA

Guanciale

1 tuorlo d’uovo a persona

Pecorino grattato

Pepe

Si usano di solito le mezze maniche ma consiglio anche i tonnarelli

Fai sudare il guanciale tagliato a listarelle in padella a fuoco lento.

Prendi il tuorlo e mescolalo insieme al pecorino grattato e al pepe fino a farlo diventare una crema densa.

Una volta che rimangono 3 minuti di cottura alla pasta scolala e falla mantecare nella padella con il guanciale, poi SPEGNI la fiamma e aggiungi il composto ( questa è la parte più delicata che decreta la riuscita del piatto) per evitare che il calore del fuoco faccia coagulare l’uovo creando l’effetto frittata.

Basterà infatti il calore della padella per far sciogliere il pecorino e cuocere l’uovo.

Prova la tua carbonara e mandaci le foto del risultato

Buon Carbonara day!

Foto Pixabay.com
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