Anna Frank ancora con la maglia della Roma. L'ultima infamia di un tifo anacronistico

Pubblicato: Lunedì, 23 Ottobre 2017 - redazione cronaca

annaFrank rmROMA (cronaca) - Gli adesivi sono ricomparsi in Curva Sud durante Lazio-Cagliari, nel settore dove avevano trovato ospitalità gli "sfollati" della Nord squalificata. Identici contenuti già apparsi a Roma almeno nel 2013 e nel 2015

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Un'infamia.

Un'infamia di una cattiveria, di una stupidità senza fine. Una vergogna, in primis nei confronti di una delle vittime simbolo dell'olocausto: in seconda battuta nei confronti di un'intera comunità e per ultimo, solo per ultimo, nei confronti di una tifoseria. Quella della Lazio. Era già successo, ed è nuovamente accaduto nelle scorse ore.

L'adesivo di Anna Frank con la maglietta della Roma, in segno di spregio, comparsa in Curva Sud domenica sera durante Lazio-Cagliari è uno dei punti più bassi toccati nella pur controversa storia ultrà. Poco importa se era già capitato in passato. Qualunque sia la provenienza del gesto, qualunque sia la matrice calcistica (a quanto pare rivendicata dagli Irriducibili e bollata come "goliardata"), qualunque sia la motivazioni.

Quella Curva Sud dove la società biancoceleste, non senza forzature e senza sforzi, aveva scelto di destinare i propri tifosi penalizzati dalla chiusura della Nord una speciale formula con biglietto ad 1 euro.

tecnocasa2Non esistono altre considerazioni, non esistono falsi moralismi. Il gesto è pessimo e condanna un'intera tifoseria ma anche un'intera città. Al netto dell'effettivo mandante del vergognoso gesto.

annaFrank lzUn fatto - ed anche questo deve far riflettere sul tempismo dell'accaduto - che arriva nella prima domenica dei due turni di squalifica inferti alla Curva Nord per i cori razzisti contro il Sassuolo. Ma soprattutto arriva in un momento di particolare splendore in campo della Lazio.

Poco davvero conta se, come si sta sostenendo presso alcune parti, l'adesivo comparso in Curva Sud ieri sera possa essere la risposta ad uno di contenuto identico ma di segno opposto prodotto un paio di anni fa e che però, evidentemente, non ebbe tutto il clamorse che quello di ieri sta ottenendo (foto qui a destra).

Con la maglia della Roma, la povera bimba ebrea era già comparsa in verità già in alcuni volantini apparsi nel Rione Monti nel dicembre 2013 (LEGGI l'articolo). Corsi e ricorsi.

Una vergogna senza fine. Che potrebbe avere nuove e ancora più pesanti ripercussioni sulla società biancoceleste. Lazio che, nel frattempo, ha accusato "pochissimi irresponsabili" per l'infame gesto.

L'ultima infamia, in sostanza, di un tifo - su entrambe le sponde del Tevere - ormai anacronistico.

 

Ultima modifica ore 07,05 del 24/10/17

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