Primarie Pd, Astorre: "Risultato eccezionale, ora grande assunzione di responsabilità"

Pubblicato: Martedì, 05 Marzo 2019 - Grazia Siciliani

astorre bruno4 ilmamilioFRASCATI (politica) - Il segretario regionale e senatore dem analizza il voto di domenica. "Tanti delusi dai 5 stelle sono tornati da noi"

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Un risultato oltre le previsioni: 1,6 milioni di votanti che hanno letteralmente affollato i seggi disposti in tutta Italia. "Basta sentire i responsabili dei gazebo e degli altri luogi dove si è votato: sono tutti rimasti sorpresi della quantità di persone che hanno votato. Non solo: stimiamo che almeno il 20 se non addirittura il 30% di votanti sia esterno al "circolo" di interesse di coloro che gravitano attorno alle sezioni e altro. Vale a dire che c'è voglia nei cittadini di avvicinarsi al nostro partito".

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Il segretario regionale del Partito democratico, senatore Bruno Astorre, analizza il voto di domenica scorsa. "Speravamo in un risultato positivo ma le cose sono andate ancora meglio: per il neo segretario nazionale Nicola Zingaretti ha ottenuto una consacrazione importante, che gli permetterà anche, politicamente ed amministrativamente, di continuare a governare anche la Regione Lazio".

"Chi sono queste persone che si stanno riavvicinando al Pd?", dice Astorre. "Sono i delusi del Movimento 5 stelle, parte di quelli che avevamo perso il 4 marzo 2018 e che oggi, delusi dall'alleanza del Movimento con la Lega, dal tradimento dei valori tanto rivendicati, dal nulla del Governo, stanno tornando da dove erano partiti. Questa per noi deve rappresentare una enorme assunzione di responsabilità e non possiamo più permetterci di ripetere gli sbagli dei mesi scorsi quando abbiamo ignorato, trascurandone i bisogni, parti importanti della nostra società".

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"Adesso - conclude Astorre - abbiamo l'obbligo di costruire una coalizione ampia, coesa e larga che possa anche andare, per intenderci, da Calenda a Pisapia. Ma, ancora, dobbiamo smetterla di litigare e di dividerci: il Paese sta già cambiando opinione rispetto a 12 mesi fa, deluso dal Governo e dal fallimento delle promesse. Noi abbiamo l'obbligo di farci trovare sensibili e pronti. Le Europee del 26 maggio? Inutile oggi pensare a percentuali e consensi. Dobbiamo metterci a lavorare tutti insieme per costruire una reale alternativa a questo pessimo Governo".

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