Frascati: Mastrosanti tra l'"amico" Zingaretti e gli equilibri interni. Col civismo che non c'è più

Pubblicato: Venerdì, 19 Ottobre 2018 - redazione politica

FRASCATI (politica) - La maggioranza è alle prese con un corto circuito politico e amministrativo dagli esiti ampiamente incerti. E chi in questi ultimi mesi è rimasto in attesa torna a farsi sentire

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Il "cerchio magico" del sindaco, la fine del silenzio dei fiancheggiatori, la dichiarazione di campo. La spinta verso destra, l'eterno assessore in pectore e le litigate.

Tutto avviene in una maggioranza comunale di Frascati nella quale il sindaco Roberto Mastrosanti cerca di tenere insieme una coalizione talmente sfilacciata sul piano politico e litigiosa sul piano amministrativo che chiudere eternamente, giorno dopo giorno, il cerchio non è facile.

Mentre insomma sui social è una profusione di spazzatrici che puliscono le strade cittadine (che dovrebbe essere men che l'ordinaria amministrazione), il tema del momento è l'outing pro Zingaretti dichiarato di fatto dal sindaco Mastrosanti, presente all'iniziativa di "Piazza Grande" del governatore del Lazio in veste, soprattutto, di candidato segretario del Partito democratico.

Qualcosa che, insomma, del tanto decantato civismo ha ben poco. Nulla, anzi.

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petra frascati 1809Mastrosanti così dovrebbe da una parte, insieme al sempre più affiancato Beppe Privitera (stampella in Aula) andare dietro a Zingaretti ma senza avere chiaramente alcun rapporto col Pd locale né con quello provinciale (... ma qui ne diremo), dall'altra far finta che le favole raccontare in campagna elettorale anche ai suoi stessi sostenitori abbiano un minimo di fondamento.

Andiamo per ordine.

Si diceva dunque della fine del silenzio dei fiancheggiatori. Un atto dichiarato, quello di Mario Gori, fratello del vicesindaco ed assessore al Bilancio Claudio Gori che, dopo aver fatto un passo indietro ad inizio estate a seguito della crisi che interessò la maggioranza con la temporanea riconsegna delle deleghe di 4 consiglieri (2 dei quali poi prontamente rientrati nell'ovile), ha ricominciato in queste ore a fare propaganda politica. Rispolverando i vecchi visual rossi e bianchi che tanta fortuna portarono in campagna elettorale.

Mario Gori, profondo conoscitore di politica frascatana, torna in campo perché sente che è il momento giusto per farlo. Anche e soprattutto per un fratello che potrebbe tornare buono e spendibile (presso una certa parte politica) da candidato sindaco.

Il "cerchio magico", specialità di ogni sindaco che si rispetti. Quello di Mastrosanti è arrivato ai minimi termini: oltre al primo cittadino ci sono i fedelissimi Franco D'Uffizi e Paola Gizzi (sempre ovunque presenti al fianco del primo cittadino) ed un dirigente comunale. Stop. Cerchio chiuso.

A proposito della scelta di campo di Mastrosanti, la reazione di Mattia Ambrosio (uno dei due subito rientrati in maggioranza dopo lo strappetto di maggio) è stata quella di spostarsi dalla parte opposta. Il giovane consigliere comunale avrebbe aderito all'iniziativa di Andrea Volpi, nei giorni scorsi, in ambito Fratelli d'Italia.

carne fresca

Chi resta critico ma ancora in maggioranza è Marco Lonzi, uomo in Consiglio dell'assessore Claudio Marziale. Di lui in molti riportano uno scontro furioso col sindaco Mastrosanti, forse in tema Sts.

A completare il quadro idilliaco ecco l'eterno aspirante assessore Gelindo Forlini, consigliere delegato a Lavori pubblici e rapporti con Acea che attende con sempre meno pazienza il suo turno.

Insomma, un quadro niente male per una coalizione che deve "volare alto" per statuto e che invece, tra una viabilità di fronte alla quale è assolutamente impotente, l'eterna grana Sts ed i problemi di sempre (ma attenzione, le spazzatrici sono al lavoro...) sta sfilando via.

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