Sindaci espulsi dal Senato, Nicola Marini (Pd): "Non facevamo altro che indossare la fascia tricolore"

Pubblicato: Mercoledì, 10 Ottobre 2018 - redazione politica

marini senato ilmamilioALBANO LAZIALE (politica) - Ieri la protesta civile dei primi cittadini contro i tagli alle risorse per le periferie

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"Non facevamo niente di più che indossare la fascia tricolore". Parole di Nicola Marini, sindaco di Albano Laziale, presente ieri nell'Aula di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, e tra coloro che sono stati in un primo momento allontanati dall'Aula.

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"Al Senato ci è stato impedito di indossare la fascia tricolore. Forse perché abbiamo protestato contro i tagli ai fondi per le periferie?", scrive Marini su Facebook. Il sindaco di Albano Laziale, come noto, è anche il presidente dell'Anci, Associazione nazionale dei Comuni italia. Presenti con lui anche diversi altri primi cittadini del territorio: tra questi i sindaci di Monte Porzio Catone, Pucci, di San Cesareo Alessandra Sabelli, di Lariano Maurizio Caliciotti e i rappresentanti di Castel Gandolfo (Cristiano Bavaro) e Colonna (Gabriella Giuliani)

A difendere i sindaci, tra gli altri, il senatore Pd Luigi Zanda: "Questa decisione di espellere all'Aula dei visitatori regolarmente accreditati è sorprendente. I nostri sindaci hanno il bellissimo segno della fascia tricolore, facciamogliela indossare anche in questa Aula".

I sindaci sono stati poi riammessi.

 "A Nicola Marini e a tutti i sindaci cacciati malamente dal Senato perché chiedevano al Governo di approvare la mozione sul blocco del bando delle periferie, va tutta la mia solidarietà. Il nervosismo di questo Governo, arrivato perfino ad allontanare importanti figure istituzionali da un’assise, testimonia quanto dietro gli slogan e i proclami ci sia ben poco. Che poi sia proprio l’On Tavera a farci la morale diventa francamente surreale. Ma come, proprio loro i paladini della 'democrazia virtuale'. I sindaci non chiedevano altro che la restituzione di quei 1,6 miliardi assegnati ai Comuni dal Governo Renzi/Gentiloni e scippati da Lega e 5Stelle. Si parla di importanti progetti infrastrutturali già avviati o in stato avanzato, oggi bloccati, che sarebbero di gran lunga più utili del Reddito di Cittadinanza per rilanciare il nostro Paese. Come Regione Lazio abbiamo già avviato tutte le procedure per ricorrere alla Corte Costituzionale contro questo assurdo provvedimento", commenta la consigliera regionale Pd Michela Califano.