Rocca di Papa | De Santis: “La nostra opposizione responsabile e fatta da atti concreti”

ROCCA DI PAPA (politica) – La replica del consigliere comunale

Gentile Direttore,

avendo letto l’articolo pubblicato dal giornale da Lei diretto, desidero anzitutto ringraziarLa per lo spunto che mi ha fornito per riflettere sul ruolo dell’opposizione. Mi permetta però una breve replica, per senso di cronaca e responsabilità nei confronti dei cittadini.

Settimio

Quando leggo che “l’opposizione è sparita” o che ciò che saremmo chiamati a fare dovrebbe essere un “conflitto” – per quanto costruttivo – mi chiedo: qual è davvero il compito di chi è all’opposizione in una comunità come la nostra? Davvero la città ha bisogno di contrapposizioni fini a sé stesse, o piuttosto di un’opposizione che sappia esercitare controllo, proporre alternative concrete e, quando serve, assumersi responsabilità?

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Noi abbiamo scelto la seconda strada. Non per convenienza, ma per convinzione. Perché la politica deve risolvere i problemi, non acuirli.

Per questo spiace che l’articolo riduca l’attività dell’opposizione a poche iniziative commemorative. Quelle, è vero, le abbiamo fatte e le rifaremmo, perché una comunità che ricorda è una comunità viva. Ma abbiamo fatto molto altro, quasi sempre documentato anche dal Suo giornale: la mozione sul piano di telefonia mobile per tutelare salute pubblica e paesaggio e quella sul contrasto alle antenne di Montecavo; quella sulla valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio boschivo, che ha portato a un evento pubblico partecipato a all’approvazione unanime in Consiglio Comunale; la proposta per l’istituzione di un polo universitario veterinario al Vivaro, per unire formazione, ricerca e sviluppo del territorio; l’iniziativa per una riserva di scrutatori under 25, per avvicinare i giovani alla vita civica, e molto altro sulla base dell’ascolto dei cittadini e del programma elettorale che ha sostenuto la mia candidatura a Sindaco nel 2023.
Parlo di atti concreti e documentabili, non simboli. Rappresentano un’idea di politica che non urla, ma lascia segni veri.

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Essere all’opposizione significa sapere che alcune mozioni verranno approvate, altre no; alcune idee troveranno consenso, altre si fermeranno. Ma tutte rappresentano basi di lavoro per progettare il futuro, aprire tavoli di confronto e costruire visioni condivise, come abbiamo già iniziato a fare con associazioni, realtà del terzo settore e cittadini.

Come ricordava Luigi Einaudi, “il compito di una sana opposizione è riuscire almeno a far approvare un emendamento”. E questo è ciò che cerchiamo di fare: proporre, incidere, correggere, senza sposare altre cause se non quella dei cittadini di Rocca di Papa. Un’opposizione non è un’arena di rumore, ma un presidio di responsabilità. E per questo nel momento in cui ci troveremo davanti a scelte che pensiamo vadano contro gli interessi dei cittadini faremo tutto il possibile per fermarle.

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Non si possono leggere gli equilibri politici di oggi, però, senza ricordare da dove veniamo. Questa consiliatura nasce dalle ceneri di un’amministrazione interrotta per mancanza di condivisione, negli archivi del “Ilmamilio.it” c’è una mia intervista sul tema del marzo 2023, e da un centrosinistra non completamente unito: una parte della sinistra scelse, alla fine, l’astensione favorendo il centrodestra, il Movimento 5 Stelle sostenne un’altra candidata e una parte del civismo non arrivato al ballottaggio preferì, esplicitamente, non votare De Santis, arrivando persino a brindare in piazza a scrutinio concluso con l’attuale Sindaco.

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Questa è la storia, e da lì bisogna comunque ripartire: non con rancori, ma con autocritica quotidiana e con la volontà di ricucire il rapporto tra le persone prima ancora che tra i politici. Noi politici, infatti, passeremo, i cittadini e il bene comune resteranno.

Anche sul debito fuori bilancio la mia posizione è stata chiara: un debito suffragato da una relazione tecnica che ne certifichi esistenza e congruenza va approvato salvo elementi contrari. Elementi contrari che però, documenti alla mano, nessuno ha prodotto in Consiglio Comunale. Non approvarlo, quindi, avrebbe significato l’esposizione del Comune a soccombenza certa, con aggravio di spese per l’Ente e per tutti i cittadini di Rocca di Papa. Quel voto, dunque, non è stato un “aiuto alla maggioranza”, ma senso di responsabilità istituzionale. Un’opposizione seria, infatti, distingue ciò che è politico da ciò che è tecnico, ciò che si può contestare da ciò che si deve garantire per tutelare la collettività.

Ecco perché trovo fuorviante il linguaggio di certe narrazioni ostili, che riducono un lavoro complesso e documentato a formule fantasiose. Sono semplificazioni ingannevoli, utili solo a deformare la realtà e screditare chi lavora con rigore e libertà di giudizio. Noi non siamo né complici né spettatori: siamo un’opposizione autonoma, coerente e responsabile, che non rinuncia al confronto ma neppure alla misura, interpreti di una nuova classe dirigente locale (io e i colleghi Croce e Casciotti siamo tutti e tre under 40) con l’ambizione di fare del bene per la città.

L’obiettivo, pertanto, resta quello di sempre: unire le forze democratiche, progressistiche e civiche, attorno a un programma condiviso e praticabile, di cui le nostre mozioni e interrogazioni saranno seme. Non servono personalismi o bandiere, ma persone con visione di unità, capaci di trovare convergenze invece di alimentare divisioni con caratteri di esclusività. Solo così si può costruire un progetto credibile per Rocca di Papa e poter offrire alla città una prospettiva di governo solida e seria.

Rocca di Papa non ha bisogno di chi urla di più, ma di chi ragiona meglio. Noi continueremo su questa strada, non secondo etichette o narrazioni di comodo, ma secondo i fatti.

Francesco De Santis”

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