Santa Palomba, aggiornamento sul devastante incendio di ieri pomeriggio

POMEZIA (cronaca) – Indagini in corso: le fiamme sarebbero partite da alcune bobine

Sono ancora in atto le operazioni di spegnimento del fuoco da parte dei vigili del fuoco e protezione civile nella vasta area deposito (non produzione) di materiale elettrico e logistico, bobine di rame, fibra ottica, che è andata improvvisamente a fuoco nel pomeriggio di domenica verso le 16 con le fiamme che sarebbero partite da alcune bobine posizionate esternamente.

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Sul posto hanno lavorato per 12 ore continue i pompieri di Marino , i primi ad arrivare su quell’inferno di fuoco, a 40 e più gradi di calore, seguiti poi dai colleghi di Pomezia, Roma, Velletri,  Nemi, Anguillara, Montelanico e in serata dalle protezioni civili comunali di Albano Laziale e Genzano, con le loro grosse autobotti e altri mezzi antincendio in dotazione, tutti hanno lavorato fino alle prime ore dell’alba.

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Sempre i volontari delle protezioni civili comunali di Albano,  Genzano, Grottaferrata  e Pomezia, dal primo pomeriggio sono stati impegnati su altri fronti andati a fuoco, in  terreni pieni di folta sterpaglia e cumuli di rifiuti vari in via degli Astrini, vicino alle case popolari di via dei Papiri, sempre a Santa Palomba.

Inoltre sono intervenuti, in questo caso i volontari di Albano e Genzano, anche in una strada rurale di via del Mare, vicino Pavona ( Albano) adiacente alla fabbrica distrutta dalle fiamme, dove hanno preso fuoco le sterpaglie e i vasti terreni vicini. Solo alle prime ore dell’alba i volontari si sono potuti sganciare, dopo circa 12 ore di lavoro in condizioni infernali. Rimangono sul posto al sito incendiatosi della ditta di trasporti Ceva Logistics, alcuni mezzi dei vigili del fuoco per la bonifica e lo smassamento delle tonnellate di materiale andato a fuoco , bonifica che durerà sicuramente molti altri giorni, come tutte le estati gli incendi, colposi accidentali e dolosi hanno cominciato a devastare il territorio già da molte settimane con conseguenze ambientali molto pesanti.

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Con una temperatura di oltre 40° fuori, il calore del fuoco,  la presenza del fumo denso e nero, molti vigili del fuoco hanno accusato malori da intossicazione,  nonostante gli operanti abbiano rispettato tutte le misure di sicurezza e indossato maschere e bombole auto protettori. Sono stati soccorsi con la somministrazione di ossigeno dai sanitari del 118 che hanno operato sul posto con alcune ambulanze delle postazioni di Santa Maria delle Mole, Pomezia e Roma, dal pomeriggio fino alle prime ore della mattina.

Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della zona unitamente alla squadra di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco di Roma per cercare di identificare le dinamiche dell’incendio.

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Al momento non si esclude nessuna causa , tra quella accidentale,  forse partito da un incendio di un campo di sterpaglia vicino o l’eventuale dolo. Si spera che i dispositivi di videosorveglianza non siano andate distrutte totalmente dal fuoco, che si siano salvate , per poter approfondire l’indagine e le cause del terribile e devastante incendio.

In giornata interverranno anche gli ispettori dell’Arpa Lazio ( Agenzia Regionale per l’Ambiente) e delle ASL di zona per monitorare la qualità dell’aria, per rilevare eventuali sostanze tossiche presenti nell’aria

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