Operatore ecologico travolto e ucciso dal mezzo di lavoro: tragedia a Valmontone

VALMONTONE (cronaca) – Un uomo di 42 anni ha perso la vita durante il turno mattutino. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità.

Grave incidente sul lavoro a Valmontone, nei pressi di piazza Alcide De Gasperi. Un operatore ecologico di 42 anni, dipendente della ditta che si occupa della raccolta rifiuti, è deceduto dopo essere stato investito dal furgoncino utilizzato per il servizio.

L’uomo deceduto è un 42enne di Palestrina, Mirko De Persis. Alla sua famiglia sono arrivate le condoglianze della sindaca di Valmontone, Veronica Bernabei, di tutti i suoi colleghi e dei sindacati di categoria, nonchè degli amici.

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Il fatto è accaduto intorno alle 8, poco dopo la salita che conduce al cimitero. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era impegnato nelle operazioni di raccolta, quando il veicolo avrebbe improvvisamente iniziato a muoversi senza controllo, travolgendolo.

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Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia locale e i tecnici della Asl Roma 5. Il corpo è stato trasferito al Policlinico Tor Vergata per gli esami autoptici. Mirko De Persis era ben voluto e amato da tutti. Un uomo sempre disponibile ad aiutare gli altri colleghi e gli amici. Il suo profilo facebook è pieno di messaggi di cordoglio da parte di molti conocenti amici e colleghi di lavoro.

La CGIL di Roma e Lazio ha espresso profondo cordoglio ai familiari e ai colleghi del lavoratore, sottolineando come tragedie simili siano spesso il risultato di un’organizzazione del lavoro inadeguata. In particolare, il sindacato ha denunciato la pratica del “mono-operatore”, diffusa in molte aziende del settore ambientale, dove l’addetto è costretto a lavorare da solo senza un secondo operatore a bordo a garantire la sicurezza durante le manovre.

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“Bisogna fermare questa strage – ha dichiarato la CGIL –. Lavorare in solitudine, senza supporto, espone gli operatori a rischi inaccettabili. È necessario un cambio radicale di modello: non si può continuare a privilegiare il risparmio economico rispetto alla vita umana”. Il sindacato ha annunciato di aver richiesto un incontro urgente con la Regione Lazio e l’Anci per discutere soluzioni concrete e immediate.

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