
Grottaferrata | Fdi, il partito con due anime che va in ordine sparso
GROTTAFERRATA (politica) – Dopo la nomina nell’esecutivo di Letta, escluso dal circolo locale, la città è diventata un terreno di divergenze a livello extaterritoriale?
ilmamilio.it
La situazione di Fratelli d’Italia a Grottaferrata è tutt’altro che chiara. Dopo un lungo periodo di tensioni interne, un commissariamento e il congresso locale del circolo che ha eletto una nuova classe dirigente in città, il partito si ritrova ora di fronte ad un nuovo scenario.

Il consigliere comunale Lorenzo Letta aveva in passato fatto discutere per la sua scelta di sostenere — in uno dei passaggi più controversi — il bilancio della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Di Bernardo. Un voto che aveva suscitato dure critiche da parte della base, tanto da diventare uno dei passaggi del recente congresso cittadino.

Letta non aveva partecipato all’assise, mentre era stato eletto un nuovo direttivo e un nuovo responsabile locale. A guidare il gruppo ora è una componente vicina al consigliere Federico Pompili (che in consiglio comunale è civico), a testimonianza di un evidente clima da “separati in casa”.

A compensare quello che sembrava un isolamento, oggi è arrivata per Letta la nomina — da parte del coordinatore provinciale Marco Silvestroni — a un ruolo nell’esecutivo provinciale. Un incarico non di grande rilievo, ma dal forte valore politico simbolico.
Letta ha voluto ringraziare pubblicamente, oltre a Silvestroni, anche il deputato Andrea Volpi, a riprova di una ‘tutela politica’ che travalica i confini cittadini. Il consigliere comunale ha dato un segnale ancora più incisivo nella sua dichiarazione nel comunicato, ringraziando il ‘gruppo di lavoro’ che lo ha sempre sostenuto. Quindi circolo locale escluso.
Qui emerge il caso.
Proprio in occasione del congresso, l’assessore regionale Giancarlo Righini aveva preso una netta posizione contro il voto favorevole al bilancio, affermando che un episodio del genere non si sarebbe più verificato con la nuova linea politica del circolo. Tutti in sala avevano inteso che quello fosse un richiamo estremo al consigliere di Fdi, adesso ‘premiato’ ed eletto interno all’esecutivo provinciale. Un quadro decisamente confusionario.
Alcune domande, dunque, restano sul tavolo: Come reagirà il circolo locale a questa novità? È stato sanato sorprendentemente quello che, a tutti gli effetti, sembrava uno strappo? Chi comanda davvero in Fdi a Grottaferrata? E soprattutto: la città è diventata uno dei campi in cui si stanno misurando (o scontrando?) le correnti interne a Fratelli d’Italia su scala provinciale e regionale?
Domande che attendono risposte nei prossimi giorni o mesi.
(Nella foto: un momento del congresso cittadino di Grottaferrata)
