Intervista a Marco Onofrio sul suo nuovo libro pubblicato da Ensemble: “Fissazioni”

ROMA (attualità) – “Fissazioni”, questo il curioso titolo, consta di 170 frammenti per lo più in prosa – tranne qualche raro episodio in poesia – che raccolgono «pensieri, riflessioni, sogni, microracconti, incipit narrativi di più ampio respiro affidati alla prosecuzione fantastica del lettore»

ilmamilio.it – nota stampa

Il nuovo libro di Marco Onofrio si lascia apprezzare per la capacità di farsi leggere piacevolmente, soprattutto per l’ironia, l’umorismo e la profonda leggerezza. “Fissazioni”, questo il curioso titolo, consta di 170 frammenti per lo più in prosa – tranne qualche raro episodio in poesia – che raccolgono «pensieri, riflessioni, sogni, microracconti, incipit narrativi di più ampio respiro affidati alla prosecuzione fantastica del lettore» con cui il vulcanico autore romano, castellano d’adozione, si diverte ad esplorare «la prismatica e caleidoscopica complessità del mondo». L’opera configura un «percorso asistematico» che sembra avere natura estemporanea, quasi diaristica, come testimonia il sottotitolo “Spunti & Appunti”. Si percepisce un profondo senso di apertura creativa che anima lo sguardo ad ogni pagina, rendendo imprevedibile il tema e la tonalità del frammento successivo a quello che stiamo leggendo. Onofrio è una specie di “fool” che scioglie le catene e toglie le «maschere quotidiane con cui si è soliti anestetizzare la ferocia della vita». Un demistificatore libertario, come da incorreggibile consuetudine: tanto che “Fissazioni” può naturalmente collocarsi sulla scia di sue opere precedenti, già molto apprezzate, come “La dominante”, “Emporium” o “Energie”, tutte improntate ad una costante e coraggiosa ricerca della verità.

Abbiamo contattato telefonicamente Marco Onofrio a Grottaferrata, dove vive da un paio d’anni, dopo la lunga parentesi marinese, per sottoporlo ad una breve intervista.

Onofrio fissazioni

Onofrio, questo è il suo quarantaseiesimo libro! Come fa a scrivere così tanto e a mantenersi sempre a livelli di ottima qualità letteraria?

Ho molte cose da dire, anche perché affronto temi per così dire inesauribili, che offrono sempre nuove prospettive da esplorare. Quanto alla qualità, non sta a me giudicare. Mi dicono da sempre che ho talento, ma il talento non basta: occorre perfezionarsi costantemente e mirare a traguardi sempre nuovi. Studio e applicazione quotidiani, anno dopo anno, senza mai lasciarsi prendere dalla pigrizia o dallo sconforto. I risultati sono legati alla tenacia. E la tenacia è a sua volta legata al bisogno vitale di scrivere. 

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Come nasce questo libro?

Da un “quaderno di sogni” che man mano ha preso forma di taccuino per appunti i più svariati, pensieri, note, osservazioni. Così era nato anche “Nuvole strane”, del 2018, un libro di aforismi che rappresenta l’antecedente diretto di “Fissazioni”, solo che quest’ultimo ha un più marcato accento narrativo: si tratta soprattutto di microstorie, raccontini emblematici che si interrompono sul più bello, inducendo il lettore a continuare da solo e inventarsi un finale che non gli viene dato.

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Perché il titolo “Fissazioni”?

Perché nel libro circola un’aria di psicopatologia quotidiana, fatta di tic e di coazione a ripetere gesti, pensieri, schemi e atteggiamenti. Proprio di questo parla il raccontino eponimo. Ma le fissazioni sono anche e soprattutto le sovrastrutture che inventiamo per ingessarci in una “forma” capace di proteggere dal flusso libero e rischioso della “vita”. Ci “fissiamo” nelle zone di comfort perché l’ignoto non ci trascini via. Ma le abitudini, pur se necessarie, sono fasulle e ci astraggono dalla ricchezza dell’evoluzione, trasformando il nostro tempo in uno stagno. Ci ritroviamo inautentici e pieni di maschere, ed è proprio questo che a me piace fare quando scrivo: togliere le maschere dai volti. Non a caso cito Pirandello nell’esergo del libro, da “Uno, nessuno e centomila”.   

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Sono previste presentazioni pubbliche

Sì. La prima avrà luogo a Roma presso il Bibliobar di Lungotevere Castello, martedì 10 giugno 2025 alle ore 18.30. Dialogherò con l’organizzatrice e moderatrice dell’incontro, Mariarita Pocino. L’attrice Laura Colombo leggerà diversi brani tratti dal libro. 

Presentazione fissazioni

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