
Rocca di Papa | Dalla “richiesta di espulsione” ad assessore: tra Calcagni e Pizziconi ora è pace
ROCCA DI PAPA (politica) – Dalle accuse di tradimento all’ingresso in Giunta
ilmamilio.it
“Becero tentativo di boicottaggio di presunti consiglieri di maggioranza che votano con l’opposizione (…). L’attuale maggioranza intende manifestare la più totale lontananza e si dissocia da taluni comportamenti che si sono ripetuti sin dall’inizio del mandato elettorale dei due consiglieri. Il tutto, ripeto, in spregio soprattutto agli elettori che hanno indiscutibilmente manifestato la scelta politica di appartenenza. A tutela del progetto politico di centrodestra guidato dal Sindaco Massimiliano Calcagni sono già stati interpellati i vertici dei partiti di riferimento dei due consiglieri per le procedure di immediata espulsione”.

Così si esprimeva due anni fa la maggioranza a sostegno del sindaco Calcagni poche ore dopo la contestata votazione sul D.U.P. (Documento Unico di Programmazione). Nel mirino c’erano due consiglieri comunali, Simone Pizziconi (FdI) e Andrea Pierluigi (Lega), accusati di votare contro la linea della maggioranza.
Pierluigi, in seguito, si è dimesso per motivi personali, mentre Pizziconi – protagonista anche di aspre discussioni con lo stesso Calcagni fin dalla fase pre-elettorale – ha conosciuto un destino ben diverso: oggi è assessore, subentrato al dimissionario Fabrizio Bottini. Per il ‘parto’ ci sono voluti oltre due mesi.

Il rapporto tra i due, inizialmente segnato da tensioni e rivalità (prima delle elezioni comunali ci fu persino una sorta di vertice alla presenza del ministro Lollobrigida per risolvere la disputa interna su chi dovesse candidarsi), si è nel tempo disteso e sono stati dimenticati, a quanto pare, anche i momenti di frizione con l’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Calvisi, il quale dichiarò in aula a Pizziconi: «Io con lei non parlo, non ho nulla da dirle».
La politica sa sorprendere, fino a lasciare spazio a un riavvicinamento che ha portato all’accordo sancito con la nomina di Pizziconi in Giunta.

Sarà il prossimo consiglio comunale a fare piena luce sui contenuti politici dell’intesa tra Calcagni e Pizziconi, che dovranno spiegarne pubblicamente i motivi e i termini dell’accordo.
Resta il dato politico: da “traditore” da espellere, a uomo di fiducia premiato con un Assessorato. Un cambio di rotta che, verosimilmente, ha avuto il placet dei vertici provinciali e regionali di Fratelli d’Italia, il partito dominante in consiglio comunale con sindaco, vicesindaco, presidente del Consiglio comunale e sei consiglieri comunali di maggioranza.
Intanto, al posto di Pizziconi in aula consiliare è previsto l’ingresso della prime delle non elette nelle liste di Fratelli d’Italia: Bozena Wroblewska.
