Inceneritore, Zeppieri: “Rocca se ne lava le mani e viene alla luce il consociativismo dietro quest’opera”
ALBANO LAZIALE (politica) – Regione Lazio rinuncia all’impugnazione sul potere al Sindaco-commissario
ilmamilio.it-nota stampa
Con l’ennesimo colpo di spugna istituzionale, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha ufficializzato oggi che la Regione non impugnerà il provvedimento del Governo che trasferisce ulteriori poteri in materia ambientale al Sindaco-commissario Roberto Gualtieri, relativamente alla costruzione dell’inceneritore di Roma.

Una decisione che la Consigliera regionale Alessandra Zeppieri definisce «gravissima», poiché «conferma, ancora una volta, il consociativismo della politica quando si tratta di tutelare gli interessi dei poteri forti, a scapito della salute delle cittadine e dei cittadini, e del rispetto delle normative ambientali».
«Siamo di fronte a una delega in bianco da parte della Regione – prosegue Zeppieri – che abdica al proprio ruolo istituzionale per lasciare carta bianca a Gualtieri, proprio sull’area di Santa Palomba su cui pende una valutazione di elevato rischio ambientale secondo la legge regionale 13/2019. Una legge nata per proteggere i territori più fragili, che ora viene ignorata senza battere ciglio».

Per Zeppieri, si tratta di un comportamento «politicamente pilatesco» e «istituzionalmente scorretto». «Rocca finge di chiamarsi fuori dicendo che “oneri e onori” spettano al Commissario, ma in realtà si tratta solo di lavarsi le mani di un’opera imposta dall’alto e profondamente osteggiata dalle comunità locali».
La vicenda nasce dall’attività di Salvatore Tedone, consigliere comunale de L’Altra Albano, che ha portato alla luce l’esistenza e la rilevanza della legge regionale 13/2019, chiedendo che fosse applicata alla zona di Santa Palomba in quanto area a rischio ambientale.

A sostegno di questa posizione, è stato anche depositato in Consiglio comunale ad Albano Laziale un ordine del giorno, a firma di Tedone e dell’Assessora Maria Cristina Casella, con cui si chiede all’Amministrazione di esprimersi ufficialmente contro l’emendamento del Governo e di sollecitarne il ritiro, denunciando l’esautorazione della Regione da un ruolo fondamentale di controllo su un’opera ad altissimo impatto.
«Continueremo a vigilare, nelle istituzioni e nei territori, affinché non si consumi l’ennesima violazione della legalità e della volontà popolare. Ci troveranno ancora una volta dalla parte delle cittadine e dei cittadini che difendono la salute e l’ambiente – conclude Zeppieri – mentre loro si rifugiano dietro alle poltrone per coprire fallimenti bipartisan nella gestione dei rifiuti. Non resteremo in silenzio».
