Inceneritore, dopo l’incontro di Grottaferrata la riflessione dell’ex Assessore Tomboletti

GROTTAFERRATA (attualità) – “Solo attraverso un processo partecipativo si può assicurare che le decisioni prese rispecchino realmente la volontà e gli interessi dei cittadini”.

A tutti i detrattori e polemisti  che sulle mobilitazioni e le iniziative accusano i comitati organizzatori di essere di parte e che in questi incontri non ci si confronta con coloro che sono favorevoli agli inceneritori, diventa necessario ribadire che:

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Gli incontri sul termovalorizzatore di Santa Palomba  non sono  organizzati per mettere a confronto due idee di smaltimento dei rifiuti. la decisione è stata già presa da un organo monocratico, con un atto discutibile e autoritario, il che pone una serie di questioni sul valore e il rispetto della democrazia. Il comitato si è assunto la responsabilità di raccontare la verità sul grande pasticcio dell’inceneritore di Santa Palomba, e le sue nefaste conseguenze.

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Per le nostre comunità è importante conoscere che cosa accadrà in termini ambientali sociali ed economici al nostro fragile territorio. Si sono volutamente ignorati tutti i sindaci del territorio che rappresentano la popolazione dei Castelli Romani. Sono anni che il partito di riferimento del sindaco di Roma ha fatto altre scelte politiche sul sistema dei rifiuti al livello nazionale, ma sulla questione romana si tace per non disturbare cacicchi e capobastone. La decisione di realizzare un inceneritore è di estrema rilevanza e dovrebbe essere presa attraverso un processo democratico e partecipativo.

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L’adozione di decisioni monocratiche, specialmente quando si utilizzano poteri speciali, rischia di compromettere i principi fondamentali della democrazia, che rappresenta una delle conquiste più preziose ottenute con la Liberazione. Il 25 aprile 1945 segna la fine dell’occupazione nazifascista in Italia e rappresenta il momento in cui il popolo italiano ha riconquistato la libertà e la possibilità di autodeterminarsi. Questa data simbolizza la vittoria della democrazia sull’autoritarismo e sottolinea l’importanza della partecipazione collettiva nelle decisioni che riguardano la collettività. ​

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Quando si escludono le comunità locali e i loro rappresentanti da decisioni che hanno un impatto diretto sul territorio, che coinvolgerà per anni le future generazioni,  si tradisce lo spirito della Liberazione e si mina la fiducia nelle istituzioni. La democrazia si fonda sul confronto aperto, sul rispetto delle diverse opinioni e sul coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi decisionali.​ E’ essenziale che scelte di tale portata, siano il risultato di un dialogo trasparente e inclusivo, che rispetti i valori democratici conquistati con sacrificio e che garantisca il benessere e la sicurezza delle comunità coinvolte. Solo attraverso un processo partecipativo si può assicurare che le decisioni prese rispecchino realmente la volontà e gli interessi dei cittadini.

Le affermazioni che questi incontri non riescono a spostare nulla in termini di opinione pubblica la trovo alquanto sterile e improvvida. L’oceano si è fatto goccia dopo goccia, per raggiungere una meta, si fa un passo dopo l’altro. Il comitato organizzatore degl’incontri informativi è nato per il volere di poche persone che hanno piantato un seme, ora quel seme è diventato una pianta che genera altri frutti e semi.  Tutti gli incontri che fa il comitato “Per le nuove generazioni”  sono semi che presto daranno frutti. È un processo generativo di buona politica a difesa di democrazia calpestata da decisioni autoritarie.

Mauro Tomboletti

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