Pubblicato: Lunedì, 13 Gennaio 2025 - Flavia Santangeli

ROCCA DI PAPA (attualità) - Tra i protagonisti del Grand Tour

ilmamilio.it

Tra i tanti personaggi del Grand Tour, in particolar modo tedeschi, che hanno visitato Rocca di Papa, possiamo annoverare il pittore Carl Ludwig Jessen.

Carl L. Jessen nacque il 22 febbraio 1833 a Deezbüll, nella Frisia settentrionale. Oggi è conosciuto come “il pittore frisone” – tedesco Friesenmaler – in Germania.

Come pittore naturalista è noto per aver raffigurato la vita rurale contemporanea della sua vaderland.

Allievo presso l’Accademia di Belle Arti di Copenaghen dal 1856 al 1865, rientrato in patria al termine degli studi, gli venne assegnata una borsa di studio che gli consentì di recarsi a Parigi e a Roma dal 1867 al 1868.

Dopo una formazione sponsorizzata a Copenaghen, Parigi e Roma, Jessen tornò nella Frisia settentrionale dove visse dei suoi dipinti. Non si sa molto della sua vita, sennonché nel 1893 sposò Martha Elisabeth Benecke di Amburgo.

Durante la sua vita ricoprì molti incarichi onorari e nel 1910, all’età di 77 anni, Jessen ottenne un titolo onorifico di professore all'Università di Kiel.

L’opera del pittore frisone è stata considerata centrale nella storia delle arti della Danimarca e della Germania settentrionale, anche se suscitò dei pareri discordanti tra i critici d’arte. Alcuni di essi, infatti, sostenevano che l’artista raffigurò principalmente delle scene di vita agreste leggermente idealizzate, che ricordano “i bei tempi andati”, non mettendo in rilievo anche il duro lavoro che la vita di campagna comportava.

Tra le sue opere più significative ricordiamo:

Donna frisone in doppia rappresentazione (1858), olio su tela; Giovane donna, Föhr, (1859); Due contadini frisiani (1863), olio su tela; Italia, Interno di una chiesa romana (1867); Interno di una casa contadina della Frisia settentrionale (1870); Assemblea della Frisia (1875); Il salotto blu (1912); Letto di morte (senza data).

Durante il suo soggiorno a Rocca di Papa, Jessen raffigurò dei paesaggi di vario genere, nonché la storica fontana situata in Largo Massimo D’Azeglio.

La fontana celebra Fabrizio Colonna, il quale nel 1752 concesse agli abitanti due terzi dell'acqua esistente nei Prati, convogliata in città attraverso la fontana pubblica. Le spese per la costruzione della fontana dovevano essere distribuite equamente tra tutti i cittadini e la famiglia Colonna.

Affinché ciò si realizzasse, venne avanzata una duplice richiesta: che venisse apposta una lapide con lo stemma della famiglia Colonna, oggi tuttavia non presente, e che Fabrizio Colonna potesse prelevare un’oncia d’acqua vergine.

Attualmente le due cannelle da cui fuoriesce l’acqua sono infisse in due lastre scolpite con lo stemma del Comune, una torre merlata alla ghibellina tra le lettere R e P.

Carl Ludwig Jessen morì nella sua città natale nel 1917.