VELLETRI (eventi) - condotto da Don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, noto per il suo impegno contro lo sfruttamento e la tratta
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Questa mattina, 29 novembre, presso il 2° Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, si è svolto il toccante seminario “Approccio alle vittime di tratta degli esseri umani”, condotto da Don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, noto per il suo impegno contro lo sfruttamento e la tratta. Durante l’incontro, Don Aldo ha presentato anche il suo libro “Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada”, con la prefazione di Papa Francesco, offrendo testimonianze dirette e struggenti delle vite spezzate dalla tratta.
Con parole cariche di significato, Don Aldo ha ricordato che "Niente avviene per caso", invitando i presenti a riflettere sulla figura della "madre di tante figlie" diventa un simbolo universale di empatia e cura, di tante figlie vittime di un sistema crudele che continua a “crocifiggere” queste donne ogni giorno. Citando Martin Luther King, ha sottolineato che “Non temo la cattiveria dei malvagi, ma il silenzio degli onesti”, lanciando un appello accorato a rompere il silenzio e l’indifferenza che alimentano questa tragedia sociale.
Particolarmente significativo è stato l’intervento del Comandante Col. Carlo Lecca, il quale ha ribadito agli allievi presenti l’importanza di combinare competenze tecniche e professionali con una profonda empatia e consapevolezza delle sfide sociali e umane che la società si trova ad affrontare.
L’incontro ha profondamente colpito i giovani allievi, che hanno risposto con sguardi attenti, domande sincere e riflessioni sentite. La partecipazione attiva ha reso evidente l’impatto emotivo e formativo di questa esperienza, trasformandola in un’occasione di crescita personale e collettiva.
Il seminario si è concluso con un messaggio potente: ognuno di noi ha un ruolo da giocare nella lotta contro la tratta di esseri umani. Non è solo una battaglia legale o istituzionale, ma una sfida etica e umana che richiede l’impegno di tutti.
Un evento che non ha lasciato nessuno indifferente, scuotendo le coscienze e aprendo uno spazio di riflessione sulle ingiustizie che ancora oggi segnano il nostro tempo.