ROCCA DI PAPA (attualità) - L'incontro ha visto la presenza dei consiglieri De Santis, Croce e Casciotti
ilmamilio.it
Convegno a Rocca di Papa, presso la sala conferenze della Biblioteca comunale, per discutere delle opportunità di valorizzazione e protezione dei boschi locali. L'evento è stato moderato da Giancarlo Trombetta.
Durante l'evento, è stata presentata la mozione, già approvata ad un'unanimità in consiglio comunale, per la salvaguardia del bosco sopra gli 850 metri dal taglio. Un documento che è stato accompagnato dall’impegno a rivedere i piani di taglio e a promuovere un’analisi più approfondita sul futuro della difesa dell’ambiente del territorio. È emersa, inoltre, la necessità di istituire una commissione consiliare dedicata a queste tematiche, con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente i cittadini in questo processo di tutela del patrimonio naturale.
Trombetta ha evidenziato che è fondamentale approcciare la gestione del piano ambientale con una nuova prospettiva, facendo attenzione agli impatti che Rocca di Papa sta subendo da vari fattori esterni. "I danni si sommano, e dobbiamo chiederci se esiste anche una possibilità di ritorno economico virtuoso legato alla valorizzazione di queste risorse naturali", ha dichiarato. La discussione si è incentrata sulla necessità di una visione integrata che consideri anche gli aspetti economici legati alla gestione sostenibile dei boschi.
Il contributo delle istituzioni e delle associazioni locali
Nel corso dell’incontro, il consigliere Croce ha sottolineato l’importanza della mozione presentata, sulla quale il gruppo ha lavorato intensamente. "Il nostro obiettivo è il recupero del patrimonio boschivo, un bene enorme che deve essere gestito nel rispetto delle sue caratteristiche naturali", ha spiegato Croce. Il consigliere ha anche suggerito di associare a questa prospettiva delle attività complementari, come la promozione di prodotti locali. Un punto centrale del suo intervento è stato anche il rispetto dell’habitat animale del bosco.
La mozione ribadisce il mantenimento della certificazione PEFC ottenuta nel 2021 e la promozione della filiera del castagno attraverso il coinvolgimento di imprese locali, la manutenzione della rete sentieristica, l’installazione di fototrappole per monitorare gli accessi non autorizzati, la creazione di aree ricreative. Prevista anche la possibilità di istituire aree destinate al recupero del bosco originario, la piantumazione di castagneti da frutto, la costituzione di aree per la conservazione del carbonio, fino all’accesso ai mezzi incompatibili con la conservazione ambientale.
Francesco De Santis ha ricordato che la questione della gestione forestale era già stata inserita nel suo programma elettorale. "Il nostro obiettivo - ha detto - è stimolare un dibattito più ampio nei prossimi mesi. Il piano di assestamento forestale scade nel 2028 e dobbiamo iniziare a discuterne ora. Nel 2025 saranno stilate le linee guida per il nuovo piano e abbiamo avviato un dialogo con la maggioranza, le associazioni locali e le comunità, cercando di costruire un percorso il più possibile condiviso", ha affermato De Santis. Secondo la sua visione, la funzione del bosco è cambiata: non più solo una risorsa di lavoro, ma un patrimonio comune che merita una gestione sostenibile per il benessere collettivo.
Valorizzazione del bosco e coinvolgimento dei cittadini
Marcello Casciotti ha invece messo in luce il ruolo fondamentale delle associazioni locali, ricordando l'importanza della pulizia della Via Sacra nel passato come esempio di impegno civico. "La politica deve valorizzare le associazioni che si impegnano concretamente, e dobbiamo aiutare le persone a contribuire alla cura del nostro territorio. Le proposte concrete, come il Museo del Bosco e degli Antichi Mestieri, sono una proposta importante per il coinvolgimento dei cittadini", ha detto Casciotti, facendo riferimento ad un'idea della scrittrice locale Maria Pia Santangeli.
Tecnici e Esperti: la gestione forestale sostenibile come chiave del futuro
La parte tecnica dell'incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore, come Marco Lelli, dottore agronomo che ha spiegato e chiarito alcuni aspetti del castagno e delle sue prospettive in un territorio come Rocca di Papa, e Francesco Marini, dottore forestale di PEFC Italia. "In questo territorio - ha affermato quest'ultimo - c'è spazio per molteplici attività, come la produzione di miele, la multifunzionalità, i benefici ecosistemici, il turismo e la gestione delle acque", sostenendo anche il grande patrimonio già in essere e i passi avanti fatti anche rispetto a tante altre realtà dove invece questo tipi di dibattito è completamente assente.
In conclusione, l'incontro ha ribadito l'importanza di un approccio integrato alla gestione del bosco, che unisca la sostenibilità ambientale, la protezione del patrimonio naturale e la valorizzazione economica, in un contesto che favorisca la partecipazione attiva dei cittadini. "E' stato avviato oggi un percorso - ha detto De Santis- che ci auguriamo ora sia sempre più approfondito e coinvolgente per le sfide che ci attendono e che ci devono vedere pronti come comunità".
Rocca di Papa studia per diventare un punto di riferimento per una gestione forestale innovativa che possa servire da esempio per altre realtà locali, soprattutto se coordinate tra loro. L'incontro di sabato sembra essere il primo passo di questo pensiero. Nei prossimi mesi si scopriranno dove si svilupperà.