CIAMPINO (politica) - Il centrosinistra riflette per ripartire superando le divisioni e promuovendo un percorso dal “basso”
ilmamilio.it - nota stampa
Dopo Snodo Mandrione e Pomezia, prosegue il tour di incontri della sinistra progressista promossi da Diurna, blog che si propone di riflettere su politica e amministrazione da sinistra.
Ieri a Ciampino si è tenuto il terzo appuntamento che ha visto la partecipazione di un parterre di grande levatura.
Il campo progressista al centro del dibattito a Ciampino
Due i panel che hanno alimentato il vivace dibattito. Il primo sul tema del campo progressista, ovvero un percorso di forze politiche di sinistra basato su temi quali la sanità, il lavoro, la casa, l’ambiente, la giustizia sociale, l’inclusione, la cultura, l’istruzione. Il 2025 potrebbe essere il banco di prova per la costruzione di un percorso strutturato finalizzato ad arginare le destre. D’altra parte, come molti dei relatori hanno ribadito, l’unità è l’unico modo per evitare, come sta accadendo in Regione Lazio e al Governo, che decisioni scellerate come quelle prese dai vertici della destra, portino ad un impoverimento economico, culturale e di valori per tutti.
Hanno preso parte al panel, coordinato da Silvia Martone, Vice Segretaria PD Ciampino, Daniele Leodori, Segretario PD Regione Lazio e Consigliere regionale, Alessandra Zeppieri, Capogruppo Polo progressissta Regione Lazio, Claudio Marotta, Capogruppo AVS Regione Lazio, Emanuela Colella, Sindaca di Ciampino e Mauro Testa, Presidente del Consiglio del Comune di Ciampino.
Il secondo panel, coordinato da Giovanni Terzulli, Segreteria PD Lazio, ha visto la partecipazione di Matteo Orfini, deputato PD, Filiberto Zaratti, Deputato AVS, Massimiliano Valeriani, Presidente Commissione Trasparenza in Regione Lazio e Consigliere regionale PD, Federica Giglio, Assessora all’ambiente al Comune di Ciampino. Anche in questo caso, vista la caratura dei relatori, il dibattito ha suscitato grande interesse nel pubblico, portando l’attenzione sul contesto internazionale, con i casi di Francia e Germania, come punto di riferimento per riflettere sulla necessità di arrivare alle elezioni con una coalizione strutturata e coesa, fino ad arrivare alla politica nazionale, sulla quale riflettere per ripartire superando le divisioni e promuovendo un percorso dal “basso”, che coinvolga tutti nella costruzione di uno schieramento solido.