NEMI - Un patrimonio da salvare
Per recuperare i luoghi culturali dimenticati, il Governo ha messo a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività. A Nemi è partita una mobilitazione per valorizzare immerso nel bosco, il Romitorio di San Michele, un santuario rupestre abbandonato all'oblio e vandalizzato. Una sorte non differente da quella del Tempio di Diana, il cui stato di degrado è balzato in questi giorni nuovamente alle cronache. Il Gruppo ''Retake Nemi'' sta diffondendo i suoi appelli per far conoscere ''questo monumento – si afferma sul profilo social del movimento di volontari - aggiungendo la nostra piccola voce ed il nostro impegno a quello di coloro che già da molto tempo stanno lavorando per proteggerlo''. L'idea è quello di rendere il luogo fruibile ai visitatori ed inserirlo in un percorso museale naturale.
Comunicata anche la mail da spedire. Questo il testo:
''Oggetto: Nemi, recupero e valorizzazione del Romitorio San Michele e del Tempio di Diana.
Con la presente chiedo il recupero di due importanti monumenti archeologici ubicati nel comune di Nemi
(Prov. Roma), abbandonati e inghiottiti nell'oblio. Lo speco di San Michele è sperduto nel bosco, dimenticato e vandalizzato nonché in fase di crollo. Una delle prime testimonianze documentali che esplicitamente riferisce del sito (http://www.confraternitadinemi.org/romitorio.html) è la bolla di Lucio III del 2 aprile 1183. Sul Tempio di Diana, lo stato di degrado e di abbandono sono svilenti ed è talmente importante questo sito che è un vero schiaffo morale vederlo ridotto così, nonostante già tutti i soldi spesi, gli studi effettuati e gli scavi che hanno portato opere provenienti da questi scavi del tempio, in tutti i Musei più' importanti del mondo. Da febbraio parte del Tempio giace sepolta sotto una frana di alberi che cadendo hanno travolto tutto''.
Ora la missione è fare presto e coinvolgere il più possibile i cittadini dei Castelli romani per conquistare un traguardo che sarebbe straordinario per due siti che meritano attenzione e urgenti cure.