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Sisma, assegnate 25 casette ad Amatrice. Pirozzi: ''Quattro terremoti e neve non ci fermano. Abbiamo tigna''

20-01-2017

Nonostante le difficoltà, il primo cittadino conferma il coraggio della sua comunità

 Ad Amatrice le prime 25 soluzioni abitative d'emergenza per i cittadini di Amatrice sono state assegnate attraverso un’estrazione tra le 36 domande pervenute al Comune, avvenuta questa mattina al Centro operativo intercomunale). L’estrazione si e' tenuta alla presenza del sindaco Sergio Pirozzi e ha visto l’assegnazione di 19 case di 40 mq, 5 di 60 mq e una di 80 mq.

"Amatrice ha dimostrato di essere una comunità forte - ha dichiarato Pirozzi - mi ero appellato che facesse richiesta per l’assegnazione delle casette solo chi aveva nell’immediatezza reale necessità e così e' stato, il Noi ha vinto sull’Io. Con questo sorteggio diamo certezza alle prime famiglie che potranno rientrare in casa, ora spero che possano finire il prima possibile le opere di urbanizzazione circostanti, come marciapiedi e similari. Il Genio civile sta facendo un grande lavoro, e ora ci auguriamo che continuino giorno e notte accelerando cosi' i tempi per dare uno spazio giusto e vivibile alla mia Comunita'".

"Abbiamo voluto assegnare oggi le prime Sae – ha ribadito Pirozzi - nonostante il meteo avverso e le nuove scosse, per dimostrare che non ci fermiamo. Abbiamo affrontato 4 terremoti, le temperature piu' basse di questi anni, la più grande nevicata dal 1954 , ma la nostra forza e la tigna, nonché il ricordo delle 239 persone che non ci sono più ci aiutano ad andare avanti. Non ci siamo mai fermati e non perdiamo la speranza". "Il criterio adottato dalla città reatina prevedeva una richiesta spontanea da parte dei cittadini che ne avevano strettamente bisogno. Tra quelli, hanno avuto priorità nell’estrazione coloro che hanno una disabilita' del 100%, o chi ha nel proprio nucleo familiare una persona di oltre 75 anni con almeno il 75% di disabilita'", ha concluso.

Intanto non si abbassa la polemica sul tema dei soccorsi. Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, afferma: "E' assurdo che il corpo nazionale dei vigili del fuoco ancor oggi, nel 2017, non si sia dotato delle strumentazioni e del numero di piloti necessari per far volare di notte i propri elicotteri in caso di necessità di soccorso. E parliamo di quegli elicotteri che già il 24 agosto 2016 hanno dovuto attendere la luce per trasportare i vigili del fuoco nelle zone terremotate isolate. Quegli stessi elicotteri che anche questa mattina, non prima dell'alba, hanno trasportato i soccorritori all'Hotel Rigopiano''.

''I nostri vigili del fuoco, a 5 mesi dalle prime scosse – continua - sono in una situazione logistica surreale, con tende sepolte dalla neve, al freddo e con capi di vestiario e calzature non adatti a ghiaccio e neve. A Roma, politici e alti dirigenti ben pagati non hanno la benché minima cognizione del soccorso e si sono rivelati incapaci di prevenire per tempo queste criticità e di rappresentare per tempo al Governo che non si può amministrare la sicurezza solo con i tagli".  



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