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Panem (poco) et circenses (di alta qualità): così l'Amministrazione di Rocca di Papa tira a campare

14-04-2017

ROCCA DI PAPA (attualità) - Le straordinarie rappresentazioni del presepe vivente e della Passione, la giusta cittadinanza onoraria ai fratelli De Angelis: basta tutto questo per poter dire di governare una città che attende servizi, rilancio e riduzione delle tasse?

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Diavolo d'un Giovenale! Aveva capito tutto 2000 anni fa, quasi avesse avuto capacità da indovino. Aveva capito insomma, nei suoi "Satira", che il trucco è tutto lì: "il popolo due sole cose ansiosamente desidera: pane e giochi circensi".

Nulla dunque può essere ideologicamente e strategicamente accreditato all'Amministrazione di Rocca di Papa, a guida "rivoluzionaria" (a chiacchiere) che da ormai 10 in sella al vapore cittadino non ha combinato nulla se non, appunto, dare retta a Giovenale (CFR, chi era Giovenale? VAI).

Panem et circenses, insomma, nella più classica delle formule per tentare di conservare il consenso popolare e quello, poco credibile, politico.

Il sindaco pro tempore della città delle castagne punta forte sul pane (ma si fa per modo di dire, visto che la "rivoluzione civica" promessa continua a far chiudere negozi e botteghe, alimentari compresi) e soprattutto sui "giochi circensi". Che, va detto, sono quelli si di grande qualità.

Dopo aver scaldato i motori con la Sagra delle Castagne e col flop delle festicciola dei Campi di Annibale (LEGGI l'articolo), gli organizzatori di eventi (la Pro Loco è fuori gioco) hanno iniziato a fare sul serio e, va detto, con grandi risultati. Prima una bella edizione del presepe vivente (LEGGI l'articolo), quindi il bellissimo bis di questi giorni con la Passione pasquale (LEGGI l'articolo). Sulla qualità delle due rappresentazioni sacre nulla, davvero da dire: di alto livello, di ottima organizzazione ed interpretazione e di grandissima suggestione all'interno di un centro storico da far venire i brividi.

Ciliegina sulla torta, la consegna della cittadinanza onoraria a due roccheggiani doc come Guido e Maurizio De Angelis, due colonne assolute della musica e della cinematografia italiana e non solo che, come noto, riceveranno il riconoscimento nel Consiglio comunale straordinario urgente di giovedì prossimo (LEGGI l'articolo di ieri).

Tutto bello: anzi, tutto bellissimo e, nel caso dei fratelli De Angelis, mostruosamente meritato.

Peccato solo che l'Amministrazione Crestini sia tutta qui. Una facciata rivoluzionaria nel frattempo diventata poi quella del presepe, della Passione e dell'attestato di cittadinanza onoraria: tutto qui, nulla più.

Degli asfalti notturni di via Roma, della sistemazione dei problemi di sempre di Rocca di Papa, del rilancio del tessuto urbano e sociale, della promessa "rivoluzione civica" non c'è uno straccio di traccia. Nulla.

In questi 10-mesi-10 Crestini e la sua squadra, finalmente diventata strada facendo più cauta nell'apparire, hanno affabulato chi ancora politicamente crede in questa "aria nuova" (ma non dimentichiamo i costanti avvicinamenti di Crestini ai "nemici" del Pd, prima attraverso gli amici Mauro Fei e Raffaella Taggi, oggi attraverso il nuovo amico consigliere regionale Simone Lupi) con qualche colpo di scena.

Ma di risposte vere nulla. Zero. Di risposte alle legittime interrogazioni delle minoranze, nulla. Dalla famigerata mistificazione della lettera della Regione Lazio sull'agibilità del teatro civico (LEGGI l'articolo di novembre), al clamoroso autogol sui migranti volontari di Mondo Migliore utilizzati senza alcuna accortezza sul fronte della sicurezza (LEGGI l'articolo di fine gennaio). Alle ennesime promesse agli abusivi che rischiano di veder demolita la propria casa. Fino all'autoritario raddoppio dello stipendio con imbarazzante dietrofront rispetto alle pompose promesse di luglio (LEGGI l'articolo del 23 marzo). "Il nostro contributo l'abbiamo dato", ha detto il sindaco pro tempore di fronte ad un Consiglio comunale e una plataea basiti.

Ecco: senza nulla assolutamente togliere a chi per le tradizioni, la storia e la cultura (e la gloria, nel caso dei fratelli De Angelis) di Rocca di Papa tanto sta dando in questi mesi, è bene evidenziare che tutto questo ha poco a che fare con l'Amministrazione di una città che chiede servizi, rilancio e riduzione delle tasse. Invece delle chiacchiere.

Nella foto in alto un frame del documentario dell'Istituto Luce sul set di Ben Hur (1958)



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