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Da non crederci: i migranti volontari di Rocca di Papa erano solo "in prova"

28-12-2016

ROCCA DI PAPA (attualità) - Il responsabile dell'Ufficio tecnico Rocco Di Filippo risponde all'interrogazione del Pd ed esce una nuova versione dei fatti

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Tenetevi forte: i migranti volontari di "Mondo migliore" impiegati tra squilli di trombe e rulli di tamburo dal Comune di Rocca di Papa in operazioni di "decoro urbano" nello scorso autunno, erano semplicemente... in prova.

La confessione è arrivata in forma scritta e protocollata (al numero 28987) in occasione del Consiglio comunale di qualche giorno fa in risposta all'interrogazione presentata dal Partito democratico il 3 novembre: a sottoscrivere la dichiarazione, in carta necessariamente bollata, è il responsabile dell'Ufficio tecnico Rocco di Filippo.

Peccato solo che fino ad oggi nessuno aveva mai fatto riferimento a questo particolare. Quando, l'11 ottobre, l'Amministrazione comunale di Rocca di Papa annunciò con enorme enfasi l'entrata in servizio di queste squadre di migranti, si dichiarò espressamente che "Cominciano le operazioni di ripristino del decoro urbano del paese" (LEGGI l'articolo).

Dov'era scritto che i migranti all'opera erano in prova?

Di Filippo, poi, evidenzia ancora che lo scopo primario dell'operazione, disciplinata da un Protocollo d'intesa con la Prefettura che NESSUNO ha ancora avuto modo di vedere perché l'Amministrazione comunale non solo non lo ha MAI pubblicato ma gli uffici neanche provvedono a fornirlo a chi ne fa legittima legale richiesta, è l'integrazione dei migranti. Lo stesso dipendente comunale comunica comunque poi che a breve i migranti torneranno all'opera. Quando non è dato a sapersi. Ovviamente

Insomma, erano in prova e il Comune lo sta facendo per farli integrare. Ma come: non è un'operazione decoro?

LA SICUREZZA - Capitolo sicurezza, l'aspetto probabilmente primario che portò il gruppo consiliare del Pd (ma anche Obiettivo sollevò infinite critiche) a presentare l'interrogazione: Di Filippo annuncia di aver fatto richiesta alla "Spresal di competenza" (Servizio prevenzione e sicurezza nei ambienti di lavoro, di competenza nello specifico della Asl Rm6) per "la partecipazione fattiva al progetto" per la maggior "tutela in materia di sicurezza degli ospiti coinvolti nel progetto".

Nessun riferimento specifico, ovviamente, a quanto accaduto il 26 ottobre (LEGGI l'articolo) ed a quelle splendide foto pubblicate sulla pagina Facebook del Comune di Rocca di Papa e riprese ovviamente anche dalla "libera associazione" "Insieme per Rocca di Papa" nelle quali, come si vede in alto, i migranti volontari erano impiegati in attività pericolose senza alcuna protezione. Foto che nei giorni scorsi gli amministratori delle pagine in oggetto hanno accuratamente rimosso (LEGGI l'articolo e VEDI i vecchi post).

Una risposta scritta, quella di Di Filippo che non ha soddisfatto i consiglieri dem che hanno dunque ripresentato l'interrogazione.

Dove si sono fermati in questi mesi i silenzi del sindaco pro tempore e la sua vicesindaca 2.0 Giannone (LEGGI le domande senza risposta), le comparsate propagandistiche del delegato ai Migranti Gian Luca Zitelli (lui sapeva che i migranti fossero in prova? Perché non lo aveva detto?) arriva la risposta scritta di Rocco Di Filippo. Politicamente ed eticamente inaccettabile.

 

 



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