Rocca di Papa: lo scivolone della vicesindaca Giannone. Prima lo sgarbo, poi litiga con la giornalista

01-09-2016

ROCCA DI PAPA - Battibecco social tra la numero 2 della Giunta e una giornalista locale. Alle domande poste dalla collega l'amministratrice risponde con un'autointrevista su portale istituzionale e Facebook

ilmamilio.it

Uno scivolone bell'e buono. La vicesindaca Veronica Giannone prima fa lo sgarbo alla giornalista, poi litiga con lei in pubblico, sulla pagina Facebook del Comune di Rocca di Papa. Difficile davvero trovare altre occasioni in cui il numero 2 di una Amministrazione comunale (che in genere è uno tra i più votati tra i consiglieri, in questo caso la Giannone con 99 preferenze non aveva ottenuto neanche il pass per l'Aula) scenda ad un livello così basso arrivando a battibeccare in pubblico e peraltro per iscritto. Ed avendo torto, per giunta.

Eppure sono andate proprio così le cose. Nei giorni scorsi, a quanto si apprende dallo scambio di battute al vetriolo, la giornalista (alla quale va la nostra solidarietà professionale) aveva posto all'amministratrice - concordandone le modalità - una serie di domande annunciando la pubblicazione della relativa intervista su ben 4 organi di informazione locali. Quattro. Passano i giorni ma le risposte non arrivano: ad arrivare è invece una autointervista della Giannone, che ben oltre le proprie competenze assessorili (l'Urbanistica...) parla a 360° di ambiente, antenne, abusivismo e chi più ne ha più ne metta. Una autointervista che nasce e muore sul portale istituzionale del Comune di Rocca di Papa e sulla pagina Facebook del Comune.

Tutto finito qui con l'auto incensazione dell'attività amministrativa della vicesindaca non eletta? Non scherziamo. Accade infatti che la giornalista si accorge che il contenuto dell'autointervista è esattamente quanto le aveva chiesto lei nei giorni scorsi ed allora ecco l'outing e l'accusa all'autorevole rappresentante della Giunta comunale di non aver rispettato gli accordi.

La Giannone legge, ci pensa e replica. "In merito a quanto sopra da lei scritto, leggo chiaramente un'esposizione d'impeto non molto cortese, dovuta evidentemente alla perdita di "un'intervista esclusiva"(e la ringrazio per la sua attenzione particolare nei miei riguardi) che, mi permetta, poco sa di etica giornalistica. E lei si domanderà "cosa ne sai tu di etica giornalistica?" Ebbene ha ragione non ne so nulla, ma conosco la legge, o almeno ciò che concerne qualche fondamento normativo sulla comunicazione (sono un grafico web master! Lo ricordo visto che per una volta le mie competenze servono visto?!!)". Verrebbe da chiedersi a questo punto quali siano le competenze in materia urbanistica della vice sindaca ma passiamo oltre.

"Ho solo fatto presente in un post il comportamento poco corretto da lei tenuto, anche e soprattutto sul piano personale, e la trasparenza, come dice lei, non consiste solo nello scrivere ciò che si vuole sul sito comunale, benché ben più semplice, ma anche e soprattutto nel rispondere alle domande di giornalisti che, finché vi hanno fatto comodo, ricevevano ben altre attenzioni", replica la giornalista.

"Le informazioni che chiedeva le ha ottenute, si certo in modo indiretto, ma i contenuti per informare i cittadini li ha, perchè non lo fa? Mi sembra sia questa la sua prerogativa o forse no?", chiosa la Giannone.

Il risultato è che la Giannone non vedrà la sua autointervista su nessuna testata e che i rapporti con le testate seguite della giornalista in oggetto sono - ancor più di prima - ampiamente compromessi. Ma anche questa non è una novità.

Se non è uno scivolone questo...