E' caccia ai "panchinari": Marconi accetta, ma per "Grottaferrata per noi" si va alla 4^ scelta
28-04-2016
GROTTAFERRATA - Ci sono da surrogare i dimissionari Riccardo Tocci, Luigi Spalletta e Chiara Stirpe. Hanno rinunciato Diddams e Bassotti
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Mentre la vecchia maggioranza del sindaco Giampiero Fontana si squaglia dopo le dimissioni dell'ex capogruppo di Forza Italia Riccardo Tocci, dell'ex presidente del Consiglio Luigi Spalletta (lista Grottaferrata per noi), che le hanno già protocollate e quelle annunciate del capogruppo di "Grottaferrata per noi" Chiara Stirpe (LEGGI l'articolo) che invece le protocollerà il 9 maggio, è caccia ai sostituti.
Si "pesca" insomma tra i panchinari.
Nella lista di Forza Italia, il primo dei non eletti era risultato l'ex consigliere comunale di Frascati ed ex consigliere provinciale Fabrizio Marconi che nel maggio 2014 aveva ottenuto 59 voti. Marconi avrebbe già accettato l'incarico ma chissà lo stesso non pretenda il ruolo da capogruppo proprio in virtù dei prestigiosi trascorsi. Richiesta che sarebbe comunque difficile sostenere.
Affare molto più complicato nella lista "Grottaferrata per noi" dove di seconde linee bisogna cercarne subito una e a stretto giro anche una seconda nel momento in cui la Stirpe formalizzerà le dimissioni. Andiamo in ordine. La prima dei non eletti era Claudine Anne Diddams (88 voti) che però ha già rinunciato: come lei Federica Bassotti (86 voti). La terza scelta è quel Gianpaolo Petrosino (81) che, a quanto si apprende, potrebbe essere in conflitto di interessi per un contenzioso tra Vivace Grottaferrata - di cui Petrosino è presidente - e Comune di Grottaferrata (circostanza che lo stesso Petrosino smentì a fine gennaio, LEGGI l'articolo) o forse per il fatto stesso di essere presidente di una società che ha un contratto di affitto campi col Comune. Condizionale d'obbligo. Sta di fatto che, se confermata la posizione di Petrosino, la quarta scelta è Francesco Giusto (79 voti). Dopo di lui l'ex animatore del Carnevale di Grottaferrata, Stefano Silvagni (74).
La caccia ai surroganti è insomma in pieno svolgimento. Per Fontana ovviamente la necessità di ritrovarsi in Aula consiglieri in grado di sostenerne i prossimi complicati mesi di governo.