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Grottaferrata, Ex Traiano: M5S all'attacco

13-04-2016

GROTTAFERRATA – Dalle fidejussioni ''non idonee'' al mancato abbattimento del mercato coperto: Scardecchia contro l'amministrazione

Nell'ultimo consiglio comunale la vicenda delle opere nell'area dell'Ex Albergo Traiano è tornata d'attualità grazie all'interesse del consigliere comunale Maurizio Scardecchia (M5S), che ha chiesto all'amministrazione Fontana di impegnarsi per risolvere al più presto le tante tematiche legate ad una vicenda che nasce nel 2006 con l'Amministrazione Ghelfi, prosegue con la Giunta Mori ed arriva a quella di Fontana con quesiti irrisolti. ''La cosa più grave - afferma Scardecchia alla luce della sua analisi - è che per anni si è lavorato senza nessuna copertura finanziaria e questo è stato permesso da tutte le amministrazioni. Intollerabile''.

''Non curante del passato - continua - il ''Team Fontana'' permette alla società di lavorare nonostante il diniego dell'amministrazione e in barba ad una Convenzione stipulata che prevedeva la clausula di salvaguardia tramite una garanzia fideiussoria. Fideiussione ultima a garanzia presentata, poi risultante 'non idonea' in quanto la compagnia rilasciante tale documento non è abilitata a farlo come segnalato sul sito della Banca d'Italia. Tale organo superiore sul suo sito evidenzia la gravità nel rilasciare una fideiussione non idonea (il caso secondo il M5S si allargherebbe anche alla situazione del Pua del Tuscolo) e quindi invita ad intraprendere ed aprire un procedimento penale. Come mai tale amministrazione non ha ancora intrapreso tale percorso tramite l'assegnazione di tale pratica ad un legale rappresentante? Dopo quasi un anno la società, ha ripresentato una nuova fideiussione?''.

''Abbiamo già prodotto un Esposto - ricorda Scardecchia - e se servirà procederemo con una denuncia/querela, perché' quello che accadrà è facile intuirlo: come per il passato chi doveva pagare non l'ha fatto e il cittadino onesto che ha acquistato o acquisterà dalla Società che non ha versato gli oneri concessori o finito di farlo, si ritroverà domani a dover versare ciò che non gli spetta e con un immobile senza agibilità, il quale, a sua volta, non potrà rivendere. Infine noi cittadini ci ritroveremo senza opere pubbliche a scomputo del valore di circa 6,6 milioni''.

''Lo sappiamo benissimo che un'amministrazione non può sequestrare tali immobili - continua Scardecchia -  come sappiamo benissimo, però, che una compagnia per conto di una Società non può rilasciare fideiussioni non idonee a garanzia nei confronti di Enti Pubblici. Qualcuno si è preoccupato se la procedura del sequestro fosse possibile? Coloro che stanno gestendo tale vicenda si stanno incartando e quindi cercano di farci passare come il lupo cattivo che non vuole che la Società, nonostante le difficoltà del momento, continui a lavorare. Ma veramente è tutta colpa di questa Società inadempiente? Sono passati 10 anni ed è ancora tutto un cantiere. Oggi intuiamo che gli interessi forse di questa amministrazione sono quelli di pattuire ed ottenere come merce di scambio di 6,6 milioni di euro l'abbattimento dell'ex Mercato Coperto del valore di appena 50/70 mila euro. Un po' pochino. Ve lo ricordate il Sindaco cosa dichiarò? Prima per Natale il mercato sarà' demolito. Per quale Natale avvera' tale magia?''.

L'Ex Traiano è un dibattito infinito che dura da quasi dieci anni. Quanto durerà ancora?



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