ROCCA DI PAPA (politica) - Con un lungo comunicato apparso sulla pagina il gruppo del comitato per il "sì" si posiziona. "Basta puzza sotto al naso"
ilmamilio.it
Il politichese, si sa, è un'arte fine che non attiene a tutti e della quale ci si può invaghire e allo stesso tempo se ne può fare uno strumento di azione. Comunicativa e politica.
Accade così che il "Pd2", quello extraconsiliare che per intenderci fa riferimento al comitato che aveva sostenuto le ragioni del "Sì" al referendum del 4 dicembre scorso "Basta un si per lo Sviluppo e il Lavoro" proprio in queste ore torni a battere un colpo e, recependo quelle che sembrerebbero le indicazioni provinciali, apre senza più mezze misure ai "civici". Ivi compreso quel sindaco Crestini che il comitato giura di "vigilare" quando poi in realtà mai in questi mesi da Giuseppe Calicchia, Raffaella Taggi, Mauro Fei, Maurizio De Santis, Andrea Gatta e compagnia cantanto è stata pronunciata mezza parola contro l'operato del primo cittadino?
Quelli di "sviluppo e lavoro" dunque, si ricordano solo oggi che a governare la città c'è un sindaco presentatosi alternativo al Pd che loro dicono di rappresentare? L'impressione è piuttosto che il criptico seppur lungo comunicato null'altro sia se non il definitivo sdoganamento dell'ingresso di Crestini nell'area del Pd roccheggiano. Pardon, del "Pd2", quello per intenderci extraconsiliare.
Nel merito, tra sigle e motti, sarebbe interessante, al di là dei nomi sopra riportati ci altri compone il famoso comitato? Insomma: questo famigerato "Pd2" chi raggruppa?
Ma poi: chi gestisce la pagina Facebook del Pd di Rocca di Papa?
A seguire il comunicato in oggetto.
"Abbiamo archiviato con non poco rammarico il risultato del Referendum Costituzionale del 4-12-2016. Eravamo convinti, e lo siamo tuttora, che la vittoria del “SI” sarebbe stata la via migliore per permettere all'Italia di essere leader in Europa e finalmente nazione al passo coi tempi (LEGGI il comunicato di qualche giorno fa).
Come ha giustamente rimarcato il nostro segretario nazionale, Matteo Renzi, “eravamo ad un passo dalla terza Repubblica, sembra di essere tornati alla prima”. Ridurre il numero dei senatori, abolire il CNEL, diminuire lo stipendio dei consiglieri regionali, abolire il bicameralismo perfetto e paritario (unicum in Europa), sarebbero state il trampolino di lancio per un'Italia migliore. La stabilità dei governi avrebbe reso il nostro paese più efficiente, non autoritario.
Come uno dei padri costituenti rammentava: “Le dittature sorgono non dai governi che governano e che durano, ma dall'impossibilità di governare dei governi democratici“. (1946; discorso all'Assemblea costituente del 5 settembre di Piero Calamandrei).
Detto ciò, dispiace, ma guardiamo avanti.
Poteva essere una bella e importante vittoria e invece è stata una netta e brutta sconfitta. In ambito nazionale e in ambito comunale. Ma noi, sappiamo riconoscere la sconfitta, senza pensare a congiunzioni astrali negativi o goffe giustificazioni. Non conosciamo l'arrendevolezza allo “status quo”. Si prospettano mesi infuocati e difficili per l'Italia e per il Partito Democratico. Noi ci siamo e ci saremo, a livello nazionale affiancando le idee e i progetti di Matteo Renzi, e a livello comunale continuando ad operare per una Rocca di Papa sempre migliore.
Abbiamo fondato il nostro comitato, “Basta un si per lo Sviluppo e il Lavoro”, con il sostegno della senatrice Annamaria Parente, per spenderci in prima fila per una battaglia che reputavamo sacrosanta. Per questo il comitato continuerà ad essere operativo, cambiando denominazione in “Rete Sviluppo e Lavoro”. Ci proponiamo come un comitato aperto, inclusivo con chiunque abbia proposte serie per Rocca di Papa. Proposte che devono derivare non dalle urla e dall'opposizione strumentale, ma dal coraggio delle idee da mettere in campo.
Dobbiamo smettere, come Partito Democratico, di essere una forza politica con la puzza sotto il naso. Dobbiamo, quindi, seguire la linea tracciata nell'elezione del consiglio metropolitano da Nicola Zingaretti, ovvero aggregare forze civiche per allargare il consenso, con la giusta dose di umiltà. Le nostre saranno azioni di governo, vigileremo sull'operato del Sindaco, sosterremo le operazioni a vantaggio dei cittadini e ci opporremo alle scelte sbagliate".