ROMA (attualità) - Il dato allarmante arriva soprattutto dalla Capitale
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Dati contrastanti quelli che vengono battuti dai telegiornali in questi ultimi giorni. L’economia dell’Italia è in decisa (ma lenta) ripresa, la capacità d’acquisto degli italiani è aumentata dello 0,8% e i negozi delle grandi firme accolgono numerosi clienti in questi giorni di saldi.
Eppure questa non è che una faccia della medaglia in un momento in cui il gap tra nord e sud è sempre più ampio, in cui c’è chi deposita i propri risparmi nei conti online (vedi http://www.cartedipagamento.com/migliori-conti-online.htm ) e chi, invece, non ha nemmeno una pensione.
Il ricco nord e il povero sud
Secondo una recentissima analisi della Cgia di Mestre, il gap di reddito pro capite è aumentato dal 2007 a oggi e al sud è emergenza. Nel 2007 era appena di 14.255 euro con 32.680 al nord di valore medio e di 18.426 euro nel Mezzogiorno. Il differenziale nel 2005 era salito a 14.905 euro, con 32.889 euro al nord e 17.984 euro al sud (+650 euro) A soffrire di più sono la Sardegna con un -2,3%, la Sicilia con -4,4%, a seguire la Campania col -5,6%, Molise con -11,2%.
Ma arriviamo alle cifre davvero gravi, quelle che riguardano l’esclusione sociale. Nel 2007 al sud la percentuale di popolazione a rischio povertà era al 42,7%. Nel 2015 è salita al 46,4%: un meridionale su due è povero. Al nord, invece la soglia di povertà è passata dal 16% al 17,4%, quindi il gap è aumentato, tra nord e sud, di 2,2 punti percentuali.
Gli anziani romani sono sempre più poveri, nonostante la ripresa
Hanno un reddito annuale inferiore agli 11 mila euro lordi gli anziani romani sopra i 65 anni. A lanciare l’allarme è lo Spi Cgil, una categoria di sindacato interamente dedicata ai pensionati e che ha rilevato come gli anziani della capitale siano sempre più a rischio povertà: su 42 mila residenti nel II Municipio, sono quasi 10 mila gli anziani che sono costretti a vivere con meno di 11 mila euro l’anno. Secondo i dati Cgil il 30% dei cittadini romani è a rischio povertà, una cifra che stride pesantemente davanti allo shopping opulento di ricchi turisti stranieri che sfruttano i saldi di questi giorni per fare acquisti nelle più blasonate vie del centro.
Ma la povertà tra gli anziani romani non è distribuita in modo uniforme in tutta la città, come si può facilmente ipotizzare: gli anziani delle periferie soffrono maggiormente rispetto a quelli del centro urbano. Un divario che sembra destinato ad aumentare e a escludere ancor di più certe fasce dei cittadini della capitale.
I politici, dal canto loro, cercano di rassicurare gli italiani, ma la grande bellezza della Capitale sembra essere sempre più ridotta a una bellezza architettonica, con sempre meno riferimenti alla condizione sociale dei suoi abitanti.