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Frascati: l'"eredità" del commissario Bruno Strati. "Lascio un Comune in ordine"

28-06-2017

FRASCATI (attualità) - Il delegato prefettizio ha guidato la città per quasi 11 mesi. "Al nuovo sindaco tutti gli strumenti per fare bene"

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Ultime ore da commissario straordinario di Frascati per Bruno Strati ed i due subcommissari Fabio Maurano e Stefania Turchi.

I tre delegati prefettizi chiudono dunque in questi torridi giorni di inizio estate un mandato iniziato il 1 agosto del 2016 (LEGGI l'articolo): 11 mesi di lavoro per una città uscita con le ossa rotte, politicamente ed amministrativamente, dalla caduta della Giunta Spalletta.

"Frascati è oggi una città in ordine sul piano amministrativo - dice proprio Strati - e al nuovo sindaco lasciamo diversi strumenti utili per fare bene. Poi, chiaramente, spetterà alla linea politica ed alla nuova Amministrazione scegliere come procedere".

11 mesi a ricucire i conti, a tessere un tessuto sociale che ha apprezzato il lavoro e l'impegno del commissario. "Sono orgoglioso di questo governo straordinario: abbiamo fatto tanto, sempre guidati dalla filosofia della trasparenza e del bene dei cittadini". Un lavoro passato anche per un Bilancio che ha imposto tagli e rivisitazione della spesa. "Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, cercando di alleggerire il bilancio per evitare interventi di altri istituti che avrebbero toccato i conti in maniera meno attenta e più impattante", spiega il vice prefetto.

Tra i tanti saluti di questi giorni, quello ai dipendenti comunali. "Un momento che ho apprezzato particolarmente: ai dipendenti ho chiesto di continuare a lavorare con l'impegno messo in questi mesi di collaborazione. Ho inoltre ricordato a tutti che sono loro l'immagine dell'Ente, nei rapporti tra Comune e cittadino. Sono i dipendenti la faccia del Municipio e degli uffici, al di là della parte politica e della burocrazia".

Tra le ultime delibere, infine, quella sul "controllo omologo della Sts". "Credo che il rapporto con l'azienda speciale sia fondamentale nel funzionamento operativo e finanziario del Comune. Con questa delibera dovremmo aver risolto, una volta per tutte, quegli scollamenti nei bilanci che ci hanno messo in difficoltà in questi mesi".

Bruno Strati esce di scena a testa alta e con l'immagine di un commissario che, pur nelle difficoltà e nel rispetto del delicato ruolo chiamato a ricoprire, ha saputo dare risposte alla città. Tirando dritto di fronte alle polemiche e comunque sempre pronto al dialogo. "Questo - conclude - penso sia il ruolo che spetta ad un amministratore: l'ascolto, il dialogo e le scelte nell'interesse dei cittadini".

Un commissario che, lontano dall'immagine del burocrate, ha saputo lasciare il segno.

 



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