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I Castelli romani non hanno più acqua: un'emergenza tutta sulla pelle dei cittadini

27-06-2017

FRASCATI (attualità) - L'emergenza idrica è sempre più severa anche se le "turnazioni" imposte da Acea colpiscono sempre le stesse zone. Ma in questi anni cosa è stato fatto per evitare di arrivare a questo punto?

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E' un'emergenza tutta sulla pelle dei cittadini. Completamente. Le istituzioni, i Comuni, fanno quello che possono, cercando comunque di limitare le comunicazioni per non alimentare un allarme che comunque corre sotto traccia.

I Castelli romani non hanno più acqua. Una delle zone più verdi della provincia di Roma, in particolare il versante tuscolano, è a secco tanto che Acea - nonostante l'aumento del prelievo dal Pertuso autorizzato dalla Regione Lazio che era stato descritto come la misura salva estate (LEGGI l'articolo) - è continuamente costretta ad alzare l'asticella dell'emergenza, dei distacchi (LEGGI Frascati ieri).

Altro che turnazioni: a restare a secco sono sempre le stesse zone.

Il termine "turnazioni" presupporrebbe distacchi periodici, a giro: ed invece, confermato anche dal comunicato di ieri pomeriggio per Frascati, a soffrire sono sempre gli stessi cittadini.

Un'emergenza che tocca profondamente e fortemente i Comuni ex Doganella. Perché? Che fine fa, che fine ha fatto l'acqua che fino ad una decina di anni fa era sufficiente per dissetare Frascati, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca Priora, Colonna, San Cesareo, Zagarolo e Palestrina? Che colpe stanno scontando questi 8 Comuni?

Un'emergenza che, ripetiamo, è tutta ed interamente sulle spalle dei cittadini.

"Sono le 8,30 di mattina e l'acqua non è ancora tornata: ce l'hanno staccata ieri prima delle 21 e non la rivediamo ancora", dice un cittadino. "Perché tocca sempre a noi? Sono settimane che dobbiamo fare i conti con questo problema", aggiunge un altro frascatano. Da Ciampino si alza forte il grido del consigliere Guglielmo Abbondati per diffidare Acea ed uscire dall'Ato che "tiene in ostaggio i sindaci" (LEGGI l'articolo).

Acea chiede ai cittadini sacrifici. Chiede ai cittadini di non sprecare acqua, ha chiesto ai sindaci di emettere ordinanze per evitare utilizzi non sanitari e non alimentari dell'acqua. Eppure restano ancora tante le segnalazioni dei cittadini, in particolare da Frascati e Grottaferrata, che segnalano perdite di acqua nelle strade e per le quali Acea impiega giorni e giorni per intervenire (LEGGI l'articolo di stamattina).

--->>> Invitiamo i nostri lettori a segnalare disagi e distacchi non programmati al 3319188520, sms o Whatsapp e via mail a redazione@ilmamilio.it <<<---

La domanda principe è: d'accordo la siccità, d'accordo l'estate torrida, d'accordo tutto, ma come si è arrivati da un giorno all'altro a questa emergenza idrica? Dove sono gli investimenti? Cosa è stato fatto da Acea, e dai Comuni nella loro parte di responsabilità, in questi anni nei quali - soprattutto in alcuni comuni - sia in estate che in inverno (Rocca Priora, Rocca di Papa e Monte Compatri in particolare) si sono segnalati numerosi disagi?

Un'emergenza idrica che posa tutta sulle spalle dei cittadini, lasciati soli ed impotenti contro i sempre più frequenti e diffusi distacchi di acqua, bene primario. Per i quali nessuno alza un dito.

 

IL DETTAGLIO DELL'EMERGENZA IDRICA AI CASTELLI ROMANI

ZONA ROSSA - Nella zona più critica finiscono dunque Frascati, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca Priora, San Cesareo, Colonna, Zagarolo, Lariano, Velletri, Lanuvio, Genzano, Ariccia, Albano Laziale e, tra gli altri, Segni.

ZONA GIALLA - Minor criticità prevista per Grottaferrata, Ciampino, Marino, Rocca di Papa, Castel Gandolfo e Nemi. In zona gialla anche Pomezia, Ardea, Colleferro ed Artena.

ZONA BIANCA -  Valmontone, Anzio, Nettuno, Aprilia.



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