GROTTAFERRATA (elezioni) – Ancora colpi di scena: alcuni candidati, inizialmente dati per eleggibili, perdono la possibilità di un seggio
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Le comunali di Grottaferrata non finiscono di stupire. I dati ufficiali usciti in queste ore dal Comune tracciano un nuovo profilo del consiglio comunale, delle preferenze e dei voti al sindaco, come anticipato due giorni fa dalle prime indiscrezioni. Confermato il ‘pareggione’ tra Stefano Bertuzzi e Luciano Andreotti. I due competitor per la carica di sindaco si fermano a 1930 voti. Un dato clamoroso.
Federico Pompili è il più votato in città. Il suo è il risultato più sorprendente. Passa dalle 168 preferenze stimate il giorno dopo il primo turno a ben 222 voti. Tutto confermato nelle minoranze, che non subiscono scossoni. L’assetto darà quello preventivato. Due seggi per lo schieramento perdente al ballottaggio (Bertuzzi e Mari o Andreotti e Pompili), due seggi per La Città al Governo (Consoli, Spinelli), quindi Maurizio Scardecchia e Gianluca Paolucci. Salvo sorprese, ovviamente.
Bertuzzi vincente - Partito democratico: Fabrizio Mari 183 voti, Paola Franzoso 162, Gabriele Papi 157, Alvise Roscini, 139 voti, Gianfilippo Coromaldi, 120 voti, Maria Grazia Coluccini 118, Roberta D'Eramo, 116 voti. Nella lista "Con Bertuzzi per Grottaferrata" passerebbero Renzo Pigliacelli 54 voti, Vincenzo Mucciaccio 41 e Iolanda Greci detta Linda, 39 voti.
Andreotti vincente – Per “Andreotti sindaco” passerebbero Federico Pompili 222 voti, Luciano Vergati, 108 voti, Nicola De Bernardini, 84 voti, Veronica Pavani, 62 voti, quindi Francesca Rocci con 54 voti, Giuseppina Pepe con 44 voti. Due i consiglieri per la lista "Con Voi": Marco Bosso, 169 voti, e Francesca Maria Passini, 128 voti. Uno per "Prima Grottaferrata": Alessandro Cocco, 97 voti. Infine un consigliere per la lista "Il Faro”: Marina Scopesi, 63 voti.
Sarà comunque il Viminale, lunedì mattina, a distribuire i seggi e a dare (a questo punto finalmente) un quadro definitivo della situazione.
Per la prima volta nella sua storia Grottaferrata si ritrova a fare i conti a pochi giorni dal ballottaggio. Per gli esclusi e i non eletti per un soffio c’è ancora speranza. Il probabile quadro degli assessorati, in caso di vittoria, li potrebbe far scattare comunque nell’aula di Palazzo Consoli.