Ricerca nell'archivio:

Accoglienza migranti, a Genzano assemblea tra dibattito e qualche momento di tensione

28-05-2017

GENZANO – In arrivo circa 90 migranti. Tema partecipato e sentito. Fratelli d'Italia: “Grave aver scavalcato il consiglio comunale, Lorenzon poteva dire no a Cas e Sprar”

ilmamilio.it

Come gestire i migranti richiedenti asilo in arrivo a Genzano. E' stato questo l'oggetto del partecipato e ampio dibattito che ieri pomeriggio ha visto per protagonisti l'amministrazione Lorenzon e i cittadini presso l'Auditorium. Una riunione animata in cui non è mancato qualche momento di tensione. Alcuni cittadini hanno infatti protestato contro l'accordo sullo Sprar, esprimendo preoccupazioni in merito all'ospitalità.

“Quando parliamo di accoglienza ci riferiamo a ricezione, gestione, collocazione e inserimento di una fetta del flusso migratorio”, ha esordito in apertura il sindaco Daniele Lorenzon, rimarcando con forza la contrarietà della sua amministrazione ai Trattati di Dublino che “con la loro regolamentazione delle istanze per i rifugiati politici e di guerra creano una notevole disparità tra i paesi che sono più facilmente raggiungibili rispetto ad altri, come ad esempio l'Italia”. “Una volta che un gruppo di migranti arriva nel nostro Paese, le autorità italiane devono trovare un posto dove farle stare – ha proseguito - il Ministero degli Interni decide dove sistemarli sulla base di un sistema di ‘quote’ su base regionale che tiene conto della popolazione, del Pil e del numero di migranti già ospitati da ciascuna Regione. A fronte del flusso costante di arrivi, le Prefetture avviano i bandi per l’apertura dei Cas: questi centri, che arrivano a ospitare anche centinaia di persone, rimangono formalmente sotto il controllo della prefettura, ma l’attività giornaliera di ciascuna struttura viene gestita dall’associazione o cooperativa che vince il bando”. “Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati non è al momento in grado di accogliere tutti i richiedenti asilo che, essendo privi dei mezzi di sussistenza, chiedono accoglienza – ha sottolineato il sindaco - E allora che succede? La Prefettura ci ha indicato due strade: quella dei Centri di accoglienza e quella degli Sprar”.

L’assessore alle Politiche sociali, Elisabetta Valeri, ha spiegato: “I Cas sono considerati uno strumento efficace per gestire flussi straordinari di persone, ma sono inadatti a gestire un flusso costante, e a lungo termine ci ritroveremo a fare i conti con una struttura che è stata aperta senza il nostro appoggio e che ci ha scombussolato la vita; i migranti rimangono parcheggiati per mesi o anni, in attesa che venga esaminata la loro richiesta di asilo, in posti che non hanno fra gli obiettivi fare integrazione, ma solo fornire loro un tetto e un pasto. La seconda strada si chiama Sprar e viene gestita dalle associazioni che presentano dei progetti in collaborazione con i Comuni nei quali verrà istituita la loro struttura. Questa seconda ipotesi prevede lo smistamento in centri di piccole dimensioni, specializzati nell’inserimento degli ospiti in società. Parliamo di centri con numeri molto inferiori a quelli dei Cas e che devono rispettare parametri molto stringenti sul personale e le attività educative”. Numeri alla mano, a Genzano arriverebbero 86, massimo 88 persone”.

Fratelli d'Italia, riscontrando le lamentele di questi giorni, ha contestato successivamente in un video le modalità con la quali è stata convocata la cittadinanza. “Esiste un organo predisposto per le decisioni, il consiglio comunale, che è stato scavalcato. Si è preferita questa assemblea in cui i toni non sono stati affatto pacati – afferma Papalia - è solo vero in parte che la Prefettura mette a un bivio il Comune. Noi contestiamo la priorità dell'accoglienza dei richiedenti asilo, perché stanno sempre più emergendo gli sperperi di denaro pubblico su questo fenomeno. Grazie a Giorgia Meloni da ora in poi le Ong dovranno rendicontare le spese sostenute, un argine importante. Tuttavia Genzano dovrà finanziare al 5% il progetto Sprar". "Molti cittadini ci hanno chiamato dicendo che erano contrari per una questione di necessità, perché ci sono forti priorità riscontrate tra i nostri cittadini. Noi avremmo detto no - aggiunge Papalia - come hanno fatto altri comuni in Italia. Palombara Sabina, per fare un esempio vicino, ha posto il suo diniego sia allo Sprar e sia al Car”.

Da parte dell'amministrazione di Genzano c'è stata comunque un'apertura. “Noi possiamo aderire ad un progetto Sprar – ha detto la Valeri durante l'assemblea - ma se non aderiamo l’accoglienza sarà data ad un progetto privato sul quale non potremmo intervenire in alcun modo. Il progetto è solo una bozza, dipende da voi decidere se aderire o meno. La nostra amministrazione amministra insieme a voi, non pensiamo, non ci vantiamo di avere le idee migliori ma dobbiamo avere delle idee per forza, altrimenti non ci avreste scelto. Ma siamo ben disponibili a metterle in comune e costruire un progetto insieme”.

Se ne parlerà, e molto, ancora nei prossimi giorni. Mentre in città le opinioni e le spaccature si sono fatte evidenti. In strada, come sui social.



Il Mamilio || Proprietario ed Editore: Associazione Territorio || Direttore Responsabile: Marco Caroni || Redazione: Via Enrico Fermi 15, 00044 - Frascati (Rm) - tel. 331.91 88 520 Quotidiano Telematico di informazione www.ilmamilio.it || Non si riconosce alcun compenso o attestazione per articoli e foto pubblicate anche se firmate, salvo differenti accordi scritti particolari Registrato al Tribunale di Velletri n. 14/10 del 21/09/2010 - Copyright © 2024