FRASCATI (calcio) - Domenica nella gara serale contro l'Inter gli Irriducibili hanno salutato il capitano giallorosso alle ultime apparizioni in campo
ilmamilio.it
Più che per un risultato sul campo che, penalizzante per la Lazio, lascia comunque il tempo che trova in un finale di stagione dove tutto è scritto, Lazio-Inter di domenica 21 maggio 2017 resterà negli annali come la domenica "dello striscione per Totti".
Poche parole per un dibattito, particolarmente acceso, che domina la scena da due giorni: "I nemici di una vita salutano Francesco Totti!" Firmato Irriducibili.
Uno striscione, peraltro senza neanche la consueta rima baciata di questo genere di comunicazioni, che da due giorni spacca la tifoseria laziale tra favoreli ad un gesto di elegante cortesia (e di una certa riconoscenza come gli stessi Irriducibili anche oggi in occasione della trasmissione "La voce della Nord" su Radiosei hanno tenuto ad evidenziare) nei confronti di un giocatore che nel bene e nel male ha accompagnato gli ultimi 25 anni di calcio italiano. E i contrari, quelli per i quali Totti era, è e resterà sempre un nemico: dentro il campo (la maglietta "Vi ho purgato ancora" non si dimentica) e fuori il campo.
Per comunque la si guardi, con l'addio al calcio giocato di Francesco Totti (che però deve ancora annunciarlo ufficialmente se è vero che la festa di addio è già stata spostata a settembre), esce di scena l'ultimo dei giocatori-squadra del nostro calcio. E sarà per tutti una perdita. Perché da odiato avversario o da idolo, il capitano giallorosso ha rappresentato quello che il nostro pallone non ha più.
Le bandiere.