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Incendio Eco X, la Asl preleva ortaggi per analisi. "Amianto incapsulato sul tetto"

07-05-2017

POMEZIA (cronaca) - L'allarme resta alto: gli ispettori della Rm6 al lavoro nei campi tra Pomezia ed Ardea. L'ammissione della presenza di asbesto arriva dal direttore del dipartimento Prevenzione Sigismondi

ilmamilio.it

Gli ispettori del dipartimento di Prevenzione, veterinaria, ambiente e salute pubblica dell'Asl Roma 6 sono al lavoro ininterrottamente sul sito della Eco X e nella zona di Ardea e Pomezia per quanto riguarda i terreni coltivati ad ortaggi e frutta, oltre che sugli animali al pascolo. I tecnici hanno prevelato alcuni ortaggi a foglia larga per le analisi del caso.

Intanto si va sempre più avvalorando la tesi della presenza di amianto all'interno e nella coibentazione della struttura: si tratterebbe di amianto incapsulato, ovvero amianto sottoposto negli anni a trattamenti di stabilizzazione contro gli agenti atmosferici e lo sbriciolamento.

A confermare questa ipotesi sono le stesse fonti Asl Rm6. "Era presente nelle coperture del tetto amianto incapsulato. Ora si dovrà valutare l'effetto del calore su questa particolare sostanza. Al momento non abbiamo elementi che possano far destare preoccupazioni, almeno a livello acuto, nell'immediatezza del momento", ha detto al Tgr Lazio il direttore del dipartimento prevenzione della Asl Roma 6 Mariano Sigismondi come riportato da Il Messaggero.

La puzza della nube tossica avvertita in maniera forte anche ai Castelli Romani, nella serata di sabato: Genzano, Lanuvio, Albano Laziale, Velletri, Ariccia, Cecchina, Pavona, le zone più interessare dall'aria inquinata. La Eco X brucia però ancora per quanto i vigili del fuoco, che restano impegnati anche con i mezzi speciali, considerino ormai passata la fase critica.

La polemica politica non si spegne. Il consigliere regionale Fabrizio Santori attacca Asl Rm6 e Arpa Lazio. "

Sono passati ormai tre giorni dal rogo della Eco X a Pomezia, ma ancora oggi sono poco chiare circostanze e conseguenze di un incendio di così vaste proporzioni da determinare allarme in un intero quadrante di Roma e Provincia. Nonostante il grande lavoro di Vigili del Fuoco e Carabinieri, e i sopralluoghi dei tecnici dell’Arpa Lazio, non si conoscono ancora con certezza alcuni dati, ad esempio, sulla presenza o meno di amianto nel sito di stoccaggio, né il livello di tossicità del rogo. Sorprende come, a fronte di una situazione straordinaria e di assoluta emergenza, l’aspetto comunicativo e di sostegno a favore della popolazione sia stato del tutto trascurato dalla Regione. Un cittadino che in questo fine settimana avesse voluto avere rassicurazioni o informazioni dall’Arpa si sarebbe dovuto arrendere davanti lo squillare a vuoto del numero dell’Ufficio relazione con il pubblico. Nessuno dalla Regione Lazio ha pensato di istituire un numero verde speciale da contattare in questa fase di apprensione e incertezza per fornire le informazioni di base ai cittadini su come comportarsi: se uscire di casa o restare nelle proprie abitazioni chiudendo le finestre, per quanto tempo, o dove andare in caso di eventuale pericolo. Una sottovalutazione grave di cui chiederemo conto al presidente Zingaretti in una interrogazione urgente sulla vicenda".

 



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