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Incendio Pomezia: la tardiva allerta di Roma e quell'assurda convinzione di Città lontana anni luce dalla provincia

06-05-2017

POMEZIA (cronaca) - Ai Castelli strette misure precauzionali: nella periferia meridionale della Capitale nessuna misura particolare per ore. Adesso l'invito a tenere chiuse le finestre: per la puzza...

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Nei 21 Comuni dei Castelli romani e del litorale romano facenti parte del territorio di pertinenza della Asl Rm6 permane l'invito a tenere chiuse le finestre diramato già da ieri (LEGGI l'articolo). Nella zona sud di Roma, invece, solo in queste ultime ore arriva il tiepido invito a tenere chiusi i vetri delle proprie abitazioni e degli esercizi pubblici: il Campidoglio avrebbe anche richiesto all'Arpa Lazio, che sta già monitorando la qualità dell'aria tra Ciampino, Cinecittà e Albano Laziale, di dare uno sguardo anche a Spinaceto, propaggine romana lungo la via Pontina, ad una ventina di chilometri dal sito della Eco X distrutto ieri dall'incendio.

Mentre ai Castelli romani i cittadini si preoccupavano di cercare di limitare i propri spostamenti, di tenere chiuse le finestre, nell'estrema periferia romana - in alcuni casi più vicina a Pomezia di alcuni comuni castellani che hano emanato ordinanze in queste ore - si è fatto finta di niente. Così, d'altra parte, anche come nell'Entroterra di Ostia. Roma, insomma, ha considerato il problema della nube tossica un problema della provincia: non suo. Le distanze, il fatto che quanto brucia in queste ore è destinato ad emettere fumi meno caldi ed intensi che appestano l'area circostante e non arrivano troppo lontano (come invece la grande nube di ieri), non contano per il Campidoglio.

Da ieri ai Castelli romani molte società sportive hanno sospeso in via precauzionale le attività: ieri e stamattina a Spinaceto e nell'Entroterra lidense, dove pure la puzza si sentiva eccome, i bambini giocavano nei parchi (VEDI foto in alto). La tenuta Presidenziale di Castel Porziano ha sospeso le visite, l'outlet di Castel Romano (oggettivamente più vicino a Pomezia) chiudeva i battenti ma a Mostacciano, altalene e scivoli erano pieni di piccoli ospiti.

In attesa che vigili del fuoco ed Arpa Lazio traggano le prime conclusioni, i timori sono legati alla diossina ed all'amianto. Due nemici terribili. Soprattuto perché ancora non si sa bene cosa stia bruciando da due giorni alla Eco X. E perché sia divampato l'incendio.



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