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La Eco X di Pomezia brucia ancora. Ora il timore però è l'amianto aerodisperso

06-05-2017

POMEZIA (cronaca) - I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte: le fiamme sono sotto controllo ma ci sono ancora molti focolai. E' presto per i bilanci

ilmamilio.it

Resta alta, altissima l'allerta alla Eco X e in tutto il territorio, dai Castelli romani al litorale, interessato al propagarsi del pennacchio del fumo che si è alzato dalla via Pontina Vecchia.

Questa mattina, dopo una notte di lavoro, i vigili del fuoco sono ancora sul posto e stanno operando con 3 autobotti: gli uomini sono comunque riusciti a raggiungere praticamente tutte le aree dei capannoni interessati dal rogo di ieri mattina (LEGGI l'articolo, FOTO, VIDEO, Allerte ASL). In queste ore i pompieri stanno smassando e raffreddando i rifiuti - dei quali non si conosce ancora l'esatta composizione (e questo è uno dei motivi di maggiore preoccupazione e polemica).

Le fiamme comunque ci sono ancora all'interno della Eco X seppur molto basse. Serviranno ancora diverse ore per completare l'intervento e dichiarare bonificato l'incendio.

Intanto c'è grande attenzione per la possibilità, più che probabile, che la copertura del capannone sbriciolato dalle fiamme contenesse amianto. Il timore, certificato ieri sera dalla nota del direttore generale della Asl Rm6 Narciso Mostarda, è che una cospicua quantità di particelle di asbesto, cancerogene, siano state aerodisperse dall'incendio. La nube ieri pomeriggio ha raggiunto le zone di Abano Laziale, Genzano, Ariccia, Castelgandolfo, Velletri e Nemi in particolare: la Asl Rm6 ieri pomeriggio ha disposto di tenere chiuse le finestre in tutti i 21 comuni dei Castelli romani.

Si attendono dunque i primi rilievi dell'Arpa Lazio e degli esperti provenienti da Viterbo. Sui fatti di ieri, come noto, la Procura di Velletri ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di incendio colposo (per il momento) e di danno ambientale.



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