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Disastro ecologico: in fiamme la Eco X, a fuoco tonnellate di rifiuti. Anche speciali?

05-05-2017

POMEZIA (cronaca) - Questa mattina il tremendo incendio che sta devastando il sito di stoccaggio rifiuti. Al lavoro decine di squadre dei vigili del fuoco

ilmamilio.it

Un disastro ecologico dietro l'angolo, una nube immensa, nera, alta centinaia di metri che si alza da quasi due ore da via Pontina Vecchia a Pomezia.

A fuoco la Eco X, società specializzata nel trattamento e nello smaltimento di rifiuti anche speciali.

Un rogo immenso, che sta devastando i capannoni della ditta: stabili nei quali si troverebbero, secondo le prime notizie, rifiuti di vario genere.

Sul posto decine di squadre dei vigili del fuoco compresi i Nuclei speciali col carro batteriologico e con schiuma. Numerose squadre in arrivo dai Castelli romani.

LA ASL DISPONE CHIUSURA FINESTRE CASTELLI ROMANI: "USCITE SOLO SE SERVE"

Grande la preoccupazione presso la popolazione: la via Pontina Vecchia è stata chiusa nel tratto interessato dall'incendio. All'interno dei capannoni al momento dell'incendio, sulle cui origini non si hanno ancora elementi, non si sarebbero trovate persone.

La nube è ben visibile dalla Capitale, da gran parte dei Castelli romani e dal litorale. La preoccupazione è che possa trattarsi di una nube tossica e dannosa.

Alle ore 12,00 la Asl Rm6 con una nota ai Comuni del proprio territorio ha chiesto di "tenere chiuse le finestre" e "limitare gli spostamenti" (LEGGI).

Nel corso delle operazioni di questa mattina una 90ina di bambini sarebbero stati allontanati da una fattoria didattica della zona.

AGGIORNAMENTO ORE 16.05 - Proseguono senza sosta ler operazioni di spegnimento del grande rogo che ha devastato la Eco X costringendo il sindaco di Pomezia Fucci ad emettere un'ordinanza che chiude scuole ed attività nel raggio di 2 chilometri. Da ore i vigili del fuoco stanno provvedendo a domare le fiamme con acqua e schiuma e l'incendio è stato comunque da subito circoscritto.

In merito alle possibili cause, due le ipotesi al vaglio degli inquirenti dei carabinieri della Compagnia di Pomezia: quella del corto circuito elettrico che potrebbe aver innescato il rogo e quella, ben più inquientante, del dolo. Al momento non si escludono piste. Non è peraltro ancora noto se il capannone da dove si è originato l'incendio fosse dotato o meno di impianto antincendio.

AGGIORNAMENTO ORE 17.00 - Sul posto restano i mezzi dei vigili del fuoco impegnati da questa mattina con a supporto i mezzi movimento terra del nucleo GOS: almeno 30 vigili del fuoco operativi sul posto. La strada Pontina Vecchia resta chiusa per circa 1,5 km. Gli  enti locali di competenza  sul territorio a scopo precauzionale con la stretta collaborazione del corpo nazionale vigili del fuoco comando di Roma hanno per un raggio di 100 metri chiusi esercizi commerciali e altre unità abitative. In un raggio di 2 km, sempre a scopo precauzionale chiusi edifici pubblici e scuole.e consigli tecnico pratici per le persone nelle unita abitative. Per il soccorso tecnico urgente i vvf sono impegnati nell abbassamento quasi completo delle fiamme, nella rimozione di ingenti materiali bruciati, delimitazione e  bonifica della zona circostante per quanto di noi competenza. Difficile fare previsioni sul tempo ancora necessario per ritenere estinto l'incendio.

AGGIORNAMENTO ORE 22,30 - L'allarme del direttore generale della Asl Rm6, Mostarda: "Possibile presenza amianto nella copertura sbriciolata dall'incendio" ---> LEGGI

VEDI IL VIDEO POSTATO SUI SOCIAL

La prima nota del Comune di Pomezia

Incendio in corso all’azienda Eco X di via Pontina Vecchia. Sul posto Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine. Dalle ultime notizie sembra che il materiale incendiato sia plastica, che sta causando la formazione di una nube nera visibile da tutte le zone della Città.

“La nostra Polizia Locale è sul posto da questa mattina – dichiara il Sindaco Fabio Fucci – Siamo già in contatto con Arpa Lazio per le analisi ambientali e seguiamo gli sviluppi per valutare eventuali provvedimenti”.

(Nella foto qui sopra un frame del video postato su Facebook da Michele Brugioni)



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