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Cimitero di Marino: estumulazioni e proteste. "Dov'è il mio caro estinto?"

05-05-2017

MARINO (cronaca) - Il Comune tra procedendo alle operazioni previste al termine delle convenzioni trentennali ma i cittadini lamentano, con rabbia e dolore, di non essere stati avvisati

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Non c'è davvero eterno riposo per i cari estinti del cimitero di Marino. Il camposanto, già finito nei mesi scorsi al centro delle polemiche per l'accentramento a palazzo Colonna dell'ufficio servizi cimiteriali e per la carenza strutturale di sepolture, termina ancora in prima pagina per le proteste di numerosi cittadini che si sono visti il proprio caro estinto trasferito nel deposito comunale a seguito di procedura di estumulazione.

Tanti insomma i cittadini che in questi giorni stanno protestando per non essere stati avvisati dal Comune di Marino per le imminenti previste procedure di rimozione delle salme dai loculi al termine della convenzione trentennale. Secondo quanto si apprende, in questi mesi il Comune ha affisso nel cimitero (e sul sito istituzionale) l'avviso dell'avvio delle attività: una misura che, alla prova dei fatti, è stata insufficiente per raggiungere tutti i cittadini interessati, molti dei quali residenti nelle frazioni di Santa Maria delle Mole, Frattocchie e Cava dei Selci.

E così alla prima occasione di rendere visita ad un proprio caro, sono stati diversi coloro che si sono trovati di fronte al loculo vuoto, costretti poi ad andare a cercare il proprio caro estinto tra le bare trasferite provvisoriamente del deposito del cimitero.

"Dal momento che il Comune di Marino sa esattamente dove viviamo - lamenta uno dei cittadini interessati al problema - avrebbero potuto avvisarci presso il nostro domicilio. Quanto è stato fatto è disumano".

Al cimitero comunale, d'altra parte, con una media di 150 morti all'anno, serve urgentemente posto. Nei mesi passati era scoppiato anche il caso della mancanza di sepolture e dell'affollamento nel deposito.

Tra le salme trasferite "d'ufficio" ci sarebbe anche quella di un congiunto di un esponente di rilievo della comunità marinese.

E così per le famiglie che non sono state raggiunte dall'avviso del Comune oltre allo choc di non trovare il proprio caro presso la consueta sepoltura anche lo strazio di doverne cercare il feretro tra i molti stipati nel deposito e di dover in fretta trovare una nuova collocazione o provvedere alle pratiche di cremazione o di riduzione.



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